Chi è la sesta vittima dell’esplosione di Suviana: un’altra giovane vita spezzata
Mentre continuano le ricerche dei dispersi dopo la tragedia alla centrale elettrica emiliana, è stata recuperata la sesta vittima accertata. È un uomo di 37 anni
Aveva 37 anni ed era uno dei lavoratori dispersi che da giorni i soccorritori cercavano nel luogo del disastro in Emilia Romagna. Purtroppo è anche la sesta vittima recuperata a Suviana, dopo l’esplosione della centrale idroelettrica di Bargi di Enel Green Power. Una giovane vita spezzata mentre stava lavorando: stava anche ristrutturando casa perché presto si sarebbe sposato.
Si chiamava Alessandro D’Andrea. I sommozzatori hanno recuperato il suo corpo nella tarda serata di giovedì 11 aprile 2024, nel luogo del disastro avvenuto presso la centrale idroelettrica del bacino di Suviana, in Emilia Romagna.
Si tratta della sesta vittima recuperata, mentre un’altra persona risulta ancora dispersa e le ricerche vanno avanti senza sosta. Alessandro era soprannominato da tutti “Il tosco” e per chi lo conosceva era una persona buona.
Chi era Alessandro D’Andrea, sesta vittima recuperata nel disastro di Suviana
Alessandro D’Andrea aveva 37 anni ed era originario di Forcoli, in provincia di Pisa. Aveva lasciato la Toscana per andare a trasferirsi in Lombardia. Lavorava a Cinisello Balsamo, presso la Voith Hydro.
Viveva insieme alla fidanzata Sara, che lo aveva seguito in Lombardia. La coppia stava insieme dal 2008 e avevano deciso di sposarsi a breve. Insieme, infatti, stavano ristrutturando casa per coronare il loro sogno d’amore.
Il Tosco era una persona buona veramente. Un suo amico lo aveva descritto così quando il 37enne risultava ancora nell’elenco dei dispersi della tragedia avvenuta a Suviana. Un ragazzo dal cuore d’oro, come quelli dei film che si prendono la colpa al posto degli altri o che si fermano per aiutare uno sconosciuto rimasto a piedi con la sua auto.
Alessandro era un ragazzo solare, disponibile e sempre pronto ad aiutare il prossimo. Era anche un gran lavoratore e non si tirava mai indietro quando c’era da dare una mano. Con gli amici frequentava spesso il poligono, ma, oltre alla passione per la caccia e le armi da fuoco, adorava anche andare a pesca.