Natisone, a che punto sono le ricerche del corpo di Cristian Molnar: dopo tre settimane sono stati chiamati in azione loro

Ancora nessuna traccia di Cristian Molnar: le ricerche si concentrano lungo le sponde del Natisone

Il 31 maggio scorso, Cristian Molnar, insieme alle amiche Patrizia Cormos e Bianca Doros, è stato travolto dalle acque del fiume Natisone. I tre giovani si erano recati nella zona nota come “Premariacco Beach” per trascorrere un pomeriggio di svago. Mentre i corpi delle due ragazze sono stati ritrovati pochi giorni dopo, di Cristian non c’è ancora traccia nonostante le ricerche incessanti.

Cristian Molnar ancora disperso

Tre settimane le ricerche continuano senza sosta, ma finora non ci sono risultati. D’ora in avanti, le operazioni saranno focalizzate esclusivamente sulle sponde del fiume. Il Prefetto di Udine, Domenico Lione, ha dichiarato che i cani molecolari saranno impiegati per setacciare l’area fino alla confluenza del Natisone con il fiume Torre. Cristian, 25 anni, si trovava insieme alle amiche quando è stato trascinato via dalla corrente. I corpi delle due ragazze sono stati recuperati il 2 giugno. Per supportare le ricerche, un presidio dei vigili del fuoco rimarrà attivo a Premariacco, con il supporto della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia.

Cristian Molnar ancora disperso

Le operazioni subacquee e aeree sono state sospese, ma saranno rivalutate nei prossimi giorni se non emergessero nuove informazioni. L’attenzione degli investigatori si è ora concentrata sul cellulare di Patrizia, l’unico elemento ritrovato che potrebbe fornire dettagli cruciali su quanto accaduto. Stanno esaminando le comunicazioni e gli orari delle chiamate fatte dalla ragazza alla Sala operativa dei soccorsi. Questo esame è necessario per evitare la perdita di prove in vista di un eventuale processo.

Cristian Molnar ancora disperso

La Procura ha avviato un’indagine ipotizzando il reato di omicidio colposo, anche se attualmente non ci sono indagati. Le famiglie delle vittime hanno incaricato propri periti di partecipare alle indagini. Gli investigatori sperano che i dati del cellulare possano chiarire gli eventi del giorno della tragedia e le interazioni con i soccorsi. Le informazioni raccolte potrebbero anche fornire una comprensione più dettagliata delle ore precedenti.