Vincenzo Lantieri, lacrime e disperazione ai funerali del bimbo caduto nel pozzo: ha preso la parola anche la sorellina

I funerali di Vincenzo Lantieri, il bimbo caduto nel pozzo in provincia di Siracusa: lacrime e rabbia tra la folla

Da Francesca Armilli - 4 Luglio 2024

Si sono svolti i funerali di Vincenzo Lantieri a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa. Il bimbo di 10 anni morto la scorsa settimana dopo essere caduto in un pozzo artesiano durante un campo scuola in contrada Falabia. La chiesa in piazza del Popolo era gremita di persone, con la famiglia del piccolo che occupava i primi banchi, visibilmente provata dal dolore.

Decine di bambini, vestiti di bianco e accompagnati dai genitori, hanno voluto dare un ultimo saluto al loro compagno scomparso, creando un momento di grande commozione e solidarietà. Le esequie, celebrate dall’arcivescovo di Siracusa nella Basilica di San Sebastiano, si sono svolte tra lacrime e voglia di giustizia. La madre del bambino ha ringraziato per il sostegno ricevuto e ha chiesto giustizia affinché vengano accertate eventuali responsabilità.

L’arcivescovo, durante l’omelia, ha cercato di infondere conforto alla famiglia, sottolineando che chi è vicino a Dio non può morire davvero. La sorella maggiore del piccolo ha preso la parola, esprimendo il proprio dolore e l’incapacità di accettare la sua perdita.

Dopo la celebrazione, il feretro del bambino è stato portato al cimitero cittadino, dove domani avverrà la sepoltura. Tutto il Paese si è fermato per rendere omaggio al piccolo e alla sua famiglia, colpita da una tragedia che ha scosso profondamente la comunità.

L’autopsia ha confermato la causa della decesso del bambino. L’annegamento dopo la caduta nel pozzo, profondo circa 15 metri e parzialmente coperto d’acqua. Al momento, nove persone sono indagate per omicidio colposo, tra cui il proprietario del terreno in cui si trova il pozzo e l’educatrice di 54 anni che ha cercato di salvarlo, lanciandosi nella cavità.

La disgrazia di Palazzolo Acreide ha scosso tutti, evidenziando i pericoli cui sono sottoposti i bambini e la necessità imperativa di rendere sicuri i luoghi dove crescono.