Rosa Genoni: abbasso le forme sì all’intelligenza!
Valentina ci presenta una delle più grandi storiche della moda oltre che una bravissima stilista italiana che ha segnato la storia e la liberazione della figura della donna.
Ci troviamo ancora nel tempo in cui le donne sono super vestite ed addobbate come manichini da vetrina meravigliosi, tiratissime e accessoriate. Vi ho parlato di questo aspetto che ha caratterizzato tutto l’800 quando vi ho fatto conoscere Worth in questo articolo e poi Poiret, oggi invece voglio parlarvi di ciò che lentamente è iniziato a cambiare dalla metà di questo secolo. La figura della donna, come vi ho anticipato, è stata sempre esteriorizzata molto, le sue forme (il decolletè in special modo) enfatizzate con corpetti stringati e stretti sino a segnare rigidamente il punto vita, i capelli portati all’esasperazione con forzate cotonature, le gonne rigonfiate con strati e strati di tessuto… Una tortuna diremmo! E bene, dopo i primi anni in cui, proprio loro erano contente di mostrare la gonna più pomposa per essere le più belle, bene, proprio loro iniziarono a stufarsi di essere utilizzate in questa maniera e considerate quindi, solo per il loro aspetto estetico.
I primi segni di cambiamento per le donne colti da Rosa Genoni
Tutto è nato da quando qualcuna di queste donne ingioellate e lussureggianti, ha iniziato a lamentarsi, come d’altronde capita al 98% di TUTTE le donne. E’ successo che volevano essere considerate per la loro intelligenza, per le loro capacità intellettuali e per quello che sapevano fare. Eccole lì le vere donne, ora si che si inizia a ragionare!! Non è stato così un caso che proprio una donna si sia fatta spazio verso la fine dell’800 con le sue creazioni che rispecchiavano pienamente i sentimenti e le voglie delle donne in rinascita. Una delle prime volontà di Rosa è stata quella di distaccare, di creare una netta discrepanza tra la moda francese (che dettava legge in questo secolo) e quella italiana, non solo per differenziarle semplicemente, ma per liberare e valorizzare le creazioni degli stilisti italiani. La Genoni era favorevole alla creazione della moda in serie e quindi all’industrializzazione degli abiti così da poter creare una diffusione più democratica della stessa; sappiamo che l’800 è stato caratterizzato dalla presenza dei sarti e dei Couturier che realizzavano creazioni sì spettacolari, ma non accessibili a tutti. Ora invece, trovandoci anche pressocchè agli albori della Rivoluzione Industriale, tutto era più semplice e soprattutto, meno costoso.
Il carattere distintivo della Genoni
Rosa Genoni nel pensare e creare i suoi abiti si ispira prevalentemente al Neoclassicismo, alle forme canoniche dell’arte e della moda ed in principal modo al periodo del Rinascimento. Secondo la filosofia che caratterizzava l’intero pensiero e stile della Genoni, disegnare e creare abiti con queste caratteristiche significava salvaguardare il valore della moda italiana conferendole maggiore importanza ed identità.
Nelle foto degli abiti che ho scelto per questo articolo sono certa che riuscirete immediatamente a riconoscere i tratti distintivi della pittura Rinascimentale, ad esempio la prima volta che ho visto l’abito Primavera (che troverete proprio qui sotto) ho subito avvertito una similitudine ad uno dei quadri più belli di Botticelli chiamato proprio “la Primavera”.
E’ una cosa meravigliosa questo paragone, questo modo di volersi ispirare ad un elemento così importante nella storia del’arte! Trovo che sia davvero una forte caratteristica della Genoni e che sia meraviglioso guardare al passato, alla nostra storia per renderla manifesto di ciò che NOI vogliamo trasmettere. Che donna meravigliosa, sarebbe stata una perfetta Bigogirl!!
Ancora una volta quindi riusciamo a trovare un forte legame tra arte-storia-moda, questo significa che per creare qualcosa che sia di valenza davvero importante e soprattutto sia riconosciuto, bisogna avere una grande cultura, conoscenza e passione per quello che si fa. Questa si che può essere la chiave per il successo!