Roberto Baggio rompe il silenzio dopo la rapina: le prime parole dell’ex calciatore dopo il dramma

Cosa è andato male nella sorveglianza della residenza di Roberto Baggio? Come hanno fatto i malviventi ad agire senza trovare ostacoli?

Non ci sono molte parole dopo un evento così brutto e, per la maggior parte delle persone, piuttosto traumatico. Sono realistiche le prime parole di Roberto Baggio dopo la violenta rapina subita nella sua villa di Altavilla Vicentina. Come dice il divin codino “C’è da superare la paura” e nient’altro.

Rapina a casa di Roberto Baggio

Le prime dichiarazioni dell’ex calciatore esprimono un profondo senso di angoscia, ma anche grande rabbia e frustrazione per quello che è successo a lui e alla sua famiglia. C’erano state avvisaglie, in qualche modo, a proposito di un gruppo sospetto di persone che si spacciavano per escursionisti tra quelle montagne, ma che in effetti non lo erano. Adesso, non si può ragionare con i “se”.

Rapina a casa di Roberto Baggio

L’aggressione da parte dei rapinatori ha terrorizzato tutta la famiglia. Roberto Baggio ha anche rimediato delle ferite, per fortuna, superficiali. I punti di sutura che i medici gli hanno applicato alla testa, dopo la colluttazione con i ladri, sono nulla in confronto al quello che resta al livello emotivo. L’ex calciatore ha vissuto insieme alla sua famiglia un pessimo, e lungo, momento dopo l’irruzione dei banditi. Riferisce Baggio all’agenzia Ansa:

Vorrei ringraziare tutti per l’enorme affetto che abbiamo ricevuto. In queste circostanze può succedere di tutto, e per fortuna la violenza ha causato solo alcuni punti di sutura, lividi e molto spavento. Ora dobbiamo solo superare la paura.

Le indagini dei Carabinieri sono in corso. Si stanno compiendo i necessari rilievi, oltre al recupero dei filmati di sorveglianza, questi ultimi cruciali per comprendere l’esatta dinamica dell’evento e come la banda sia riuscita a portare a termine il colpo. Non si comprende, a questo punto, è se la residenza di Baggio fosse correttamente protetta.

Insomma, cosa è andato male nella sorveglianza? Come hanno fatto i malviventi ad agire senza trovare ostacoli di nessun tipo? Il manager di Baggio dà modo di capire meglio alcuni dettagli, grazie ad alcuni spunti di riflessione su queste presunte falle. Petrone parla del colpo subito da Baggio e di come l’ex calciatore abbia reagito a quei momenti di terrore e smarrimento.

Rapina a casa di Roberto Baggio

L’aggressione fulminea, in pieno giorno, non ha permesso di attivare tutti i sistemi di sicurezza di cui la villa è dotata. Ora, dopo quanto accaduto, rafforzeremo ulteriormente i sistemi di rilevazione diurna in tutto il perimetro. […] Quello che è successo a Roberto e alla sua famiglia è un’esperienza che purtroppo molte altre famiglie hanno già vissuto.

Il manager, una delle persone più vicine alla famiglia al momento, oltre che una di quelle più informate sull’intera questione, è impressionato dallo stato d’animo di Roberto Baggio in queste ore. “Roberto mi ha stupito ancora una volta per la lucidità e la forza d’animo che ha mostrato subito dopo l’aggressione. Sono certo che Roberto sarà, come sempre, il pilastro su cui la sua famiglia potrà contare per superare questa brutale esperienza”.