Bagaglio a mano Ryanair, cosa succede oggi?
Le nuove norme sul bagaglio a mano Ryanair non piacciono all'Antitrust: ecco cosa succede!
Bagagli a mano Ryanair, cosa succede da oggi? La compagnia aerea low cost battente bandiera irlandese tempo fa aveva gettato nel panico tutti coloro che solitamente si affidano al gruppo per risparmiare un po’ sulla voce “spostamenti” dei loro viaggi in Europa. Le nuove norme, che sarebbero dovute partire il primo novembre, prevedevano che nel biglietto standard fosse compreso un solo bagaglio piccolissimo da portarsi in cabina, mentre per avere un trolley a bordo avremmo dovuto pagare di più. Ma l’AGCM – Autorità garante della concorrenza e del mercato, che tutti conosciamo come Antitrust, ha fermato Ryanair. Quindi, cosa succede?
L’Antitrust ha sospeso al momento le nuove regole sui bagagli a mano di Ryanair, oltre che di Wizz Air, che da ieri, giovedì 1 novembre 2018, dovevano entrare in vigore per tutti i viaggiatori. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha detto al gruppo irlandese di poter consentire ai propri clienti di portare un bagaglio a mano, da far salire a bordo o da mettere in stiva.
Le nuove regole, che prevedevano un solo piccolo bagaglio a mano a bordo con un supplemento di 8-10 euro per imbarcare un secondo bagaglio a mano, che spesso è consentito con altre compagnie aeree, erano state prese, a detta di Ryanair, per accelerare l’imbarco di passeggeri e bagagli a bordo, diminuendo così i ritardi.
L’Antitrust, però, ha deciso che le nuove regole non vanno bene, perché scorporando il prezzo del biglietto di imbarco e quello del secondo bagaglio a mano è una “falsa rappresentazione del reale costo del biglietto aereo“, che può indurre in errore il cliente in merito al prezzo del servizio. Inoltre, il garante ha accusato la compagnia di aver ridotto del 60% lo spazio disponibile a bordo per il bagaglio a mano, visto che le dimensioni scendono a 40 x 20 x 25.
Come risponderà ora Ryanair alle indicazioni dell’Antitrust? Il Corriere della Sera ci dice che pare abbia deciso di fare ricorso, perché secondo Ryanair l’Antitrust, che prende decisioni solo per quello che riguarda il mercato italiano, non può intervenire in materia di sicurezza o puntualità degli aerei.
In realtà adesso Ryanair ha 5 giorni di tempo per adeguarsi alle decisioni, ma nel frattempo i passeggeri che devono fare? Pagare di più, far valere la decisione dell’Antitrust e cercare di portare a bordo bagagli più grandi? Oppure cosa? Come sempre a rimetterci sono i consumatori!