La storia dei due figli di Stacey e della loro morte

“Mi chiamo Stacey Skrysak e sono sempre stata una ragazza molto fortunata. Ho sempre guardato la vita, dalla parte del bicchiere mezzo pieno. Però, quando ti ritrovi a dover affrontare delle sfide,  cambi. Ho visto due dei miei tre figli, andare via da questo mondo per sempre e questo mi ha distrutto.

E’ difficile spiegare come un giorno possa capovolgere tutta la vita. Nel mio caso, tutto è iniziato il ventitre giugno del 2013, quando sono venuti al mondo i miei tre bambini. Mia figlia, Abigail, è nata tirando calci ai dottori, con una forza pazzesca, ma solo dopo due ore di vita, è morta tra le nostre braccia. I suoi polmoni non erano abbastanza maturi. Due mesi dopo questa terribile esperienza, il nostro secondo figlio Parker, è andato via per sempre anche lui. Siamo grati a Dio, che ci ha fatto conoscere la sua calma e la sua dolcezza. Però, dopo molti sforzi, non ce l’ha fatta a sopravvivere. Alla fine, l’unica che è rimasta in vita è stata mia figlia Peyton. Prima di partorire, i miei tre bambini, ero sicura che non mi sarebbe accaduto nulla di male. Però, oggi sono cambiata moltissimo. Non dico che sono paranoica, ma ammetto che con la nostra piccola rimasta in vita, sono molto apprensiva. Io e mio marito abbiamo già perso due figli e non riuscirei a sopportare di dover perdere anche la mia Peyton. Sono passati già cinque anni da queste terribili perdite, ma ancora oggi non riesco ad abituarmi. La morte ha fatto uscire il lato cinico che è in me.

Con il passare del tempo, il dolore è diventato parte di me. In qualche modo, però, mi ha reso una persona migliore. Sono diventata più compassionevole e paziente con gli altri.

Ho imparato ad amare il prossimo, quando è sulla terra ed anche quando è ormai andato in Paradiso. Il dolore mi ha insegnato molto su me stessa che non sapevo e spero con la mia esperienza di poter aiutare gli altri.

Non riuscirò mai più ad avere i miei due figli tra le mie braccia, ma la loro eredità continuerà a vivere nei miei ricordi!”

Condividete!

Potete leggere anche: La storia di Sharran..