Voleva un maschio: afgano stupra e colpisce moglie e neonata
Voleva un maschio: afgano stupra e colpisce moglie e neonata. È accaduto a Milano qualche mese fa, la donna oggi ha trovato il coraggio di denunciare il tutto
Voleva un maschio: afgano stupra e colpisce moglie e neonata. Sembra un titolo surreale, appartenente ormai al medioevo ma i fatti di cronaca che stiamo per raccontarvi purtroppo sono recenti e ambientanti in Italia. La notizia di poche ore fa sta già facendo il giro del mondo, soprattutto perché il motivo è davvero shoccante.
Siamo a Milano e qualche mese indietro un uomo ha picchiato brutalmente la moglie e la piccola appena nata. Il rapporto della coppia inizia quando lui sposa la donna ancora una quindicenne in Pakistan. Dal loro matrimonio è nata una bambina qualche mese fa che insieme a sua mamma è stata picchiata brutalmente con calci e pugni solo per essere nata donna.
La moglie dell’uomo ha subito un destino peggiore, oltre ad essere presa a cinghiate è stata stuprata dal terribile mostro che aveva in casa. Fortunatamente la vicenda ha preso una piega piacevole per la donna e la sua bambina, infatti sono adesso in una comunità lontano dall’uomo.
Il 30 enne afgano è stato infatti condannato a 3 anni e 8 mesi di carcere in abbreviato. I fatti risalgono a fine agosto, quando l’uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti e violenza fisica ai danni della moglie. La bimba è nata a Febbraio 2017 e da quel momento non ha smesso mai di subire violenze e abusi. La moglie non ha mai avuto il coraggio di parlare perché costantemente sotto minaccia di morte.
L’uomo teneva prigioniere la bambina e sua moglie per questo è stato imputato anche per sequestro di persona, in un momento di assenza la donna è riuscita a fuggire e a denunciare i fatti. I suoi racconto molto dettagliati e i lividi sul corpo hanno convinto subito il corpo di Polizia che è andato direttamente a prelevare l’uomo dalla sua abitazione. L’uomo ora deve anche risarcire i danni alla moglie e alla bimba