Picchia sua figlia e si sfoga su sua moglie con una cinghia, perché lui voleva un maschietto

Padre di trenta anni arrestato per aver maltrattato e abusato di sua moglie e di sua figlia neonata

Una storia che ha scosso centinaia di persone e che, purtroppo è realmente accaduta. Moglie e figlia sono state costrette a subire per oltre un anno, la pazzia di un padre di origine afgana, a cui la vita aveva dato questa figlia femmina, vista da lui come una punizione, poiché il primogenito avrebbe dovuto essere un maschietto.

La donna ha sposato l’uomo quando aveva solo quindici anni, in Pakistan, dove è nata e viveva con la sua famiglia. Recentemente ha scoperto di essere incinta, ma ha dato alla luce una femmina, vista, come già abbiamo detto, come un errore da parte del marito. Nell’anno successivo alla nascita della piccola, si sono verificati diversi episodi d’abuso nei confronti delle due. La bambina veniva ripetutamente picchiata da suo padre, come punizione di essere nata femmina, mentre sua madre veniva maltrattata, chiusa in casa, picchiata e anche violentata. Non solo, l’uomo in più occasioni si è avventato contro di lei con la cinghia di una borsa, provocando sul suo corpo delle brutte lesioni. La giovane mamma era costantemente minacciata da suo marito. Se avrebbe parlato o chiesto aiuto, lui l’avrebbe uccisa o l’avrebbe gettata dal balcone della loro abitazione. Così la donna si è ritrovata costretta a vivere nella sottomissione, con la testa bassa e un grande dolore fisico e psicologico. Oggi quest’uomo di trenta anni, è stato arrestato e portato in tribunale. Il giudice lo ha condannato a tre anni e otto mesi di carcere. In più dovrà risarcire sua moglie e sua figlia, per danni fisici e morali.

Mamma e figlia sono state accolte in comunità, dove ora vivono al sicuro e con l’aiuto necessario.

La bambina oggi ha poco più di un anno e si è già ritrovata a vivere un incubo, che fortunatamente è finito.

Sono episodi che, al giorno d’oggi, purtroppo si verificano sempre più spesso.

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