Morbillo: perché è pericoloso contrarlo da adulti
Il morbillo è una malattia infettiva ad alto contagio. Vi parliamo dei sintomi e delle complicanze in età adulta.
Il morbillo è una malattia molto pericolosa. Oggi, rispetto al passato, c’è una minore copertura da vaccini. Le persone, con il tempo, hanno dimenticato cosa significasse una malattia mortale. Il benessere che i vaccini e la medicina hanno garantito a lungo non esiste più. Ed ecco che cosa accade a chi contrae questa malattia da adulto.
Possiamo affermare che c’è immunità di gregge quando la percentuale di bambini vaccinati sfiora il 95%. Non tutti possono vaccinarsi, purtroppo, in base alle loro difese immunitarie. Ogni malattia è contagiosa, ma pare che il morbillo abbia una percentuale più alta di diffusione, a causa del paramyxovirus. Quest’ultimo ha un elevato potere di contagio.
Come si manifesta? Come riconoscere i sintomi del morbillo è importante. I suoi sintomi sono i classici di una escalation: raffreddore, tosse, muco e congiuntivite. Dopo qualche ora, si presenterà la febbre. La temperatura del nostro corpo si alzerà nel giorni successivi, fino alla comparsa definitiva della malattia. L’incubazione dura undici giorni.
Dapprima, si presenteranno delle eruzioni cutanee alla bocca e in seguito osserveremo i puntini rossi sul volto, sulle orecchie e su tutto il corpo. Dopo un periodo che potremmo definire di “quiescenza”, i casi di morbillo si erano notevolmente ridotti. Purtroppo, la copertura si è notevolmente abbassata, fino a rappresentare un possibile rischio per la popolazione.
Le conseguenze più preoccupanti del morbillo sono l’encefalite acuta e una forma di polmonite molto avanzata. Da adulti, inoltre, è molto più rischioso contrarre la malattia. Nel 1980, in tutto il mondo, si sono registrati 2.6 milioni di morti per colpa di questa malattia. Il 10% dei pazienti che contraggono il morbillo da adulti perde la vita, mentre il 50% riporta delle conseguenze invalidanti.
Questo, purtroppo, accade perché negli adulti il decorso della malattia è ben peggiore rispetto ai bambini, che tuttavia vanno assolutamente vaccinati, per prevenire il contagio e possibili complicanze. Nel 2017, si sono registrati +230% dei casi di morbillo.