Incastrati nel catrame piangevano disperati
Cuccioli nel catrame
Arriva per tutti i volontari il giorni in cui si dice”Questo non l’avevo mai visto!” I ragazzi son in rifugio, le segnalazioni continue stanno levando loro le forze ma Jhon era un di loro, quando chiama lui, la cosa è grave. Si avvicinò alla porta del rifugio e mi disse di andare da lui per aiutarlo, mi ordinò di mettere i guanti. La sua auto era piena di catrame
e tra tutta quella roba si sentivano dei lamenti, sempre più flebili, sempre più lontani. Jhon mi racconta di aver incontrato un amico e che l’ha portato in un posto abbandonato, dove viveva una mamma con i cuccioli. La poverina era scomparsa e loro tre erano rimasti appiccicati al catrame, probabilmente si erano intrufolati nel bidone in cerca di riparo, una trappola mortale praticamente. Ci sono volute ore, acqua calde, mani energiche per liberarli da quella roba, loro piangevano, avevano fame e quel grattare gli faceva anche male. I tre piccoli moschettieri vengono lavati e messi in flebo, le vie respiratorie sono compromesse drammaticamente. I ragazzi li fanno mangiare poco per volta, con pazienza mettono la pappa in bocca, un passo la volta, una speranza in più ogni secondo. I tre moschettieri ce la faranno sono fuori pericolo, piano piano verranno anche essi in condizione di andare a casa. Jhon e il resto dei volontari troveranno per loro tre splendide famiglie. Purtroppo i cani abbandonati sono vittime di tanti incidenti, non ci crederete ma nel catrame si contano tantissimi casi.