Il ragazzo con Sindrome di Down che ama fare il cassiere
Il ragazzo con Sindrome di Down che ama fare il cassiere. La storia è ambientata nel Regno Unito la reazione del direttore ha lasciato tutti senza alcuna parola
Vi stiamo per raccontare una dolcissima storia di un ragazzo con Sindrome di Down che ama fare il cassiere. David Burke è un vigile del fuoco nel Regno Unito e ha un bellissimo bambino di nome Jay. Il ragazzo è affetto dalla sindrome di Down e come molti bimbi ha bisogno di attenzioni speciali. I genitori di Jay sono innamorati persi di lui e farebbero di tutto per renderlo felice, allo stesso tempo David sa bene che andare a fare commissioni con suo figlio può essere difficile e stressante.
La parte più stressante però è data dall’ignoranza della gente che critica i modi di fare del piccolo, sono tutti troppo presi a giudicare per rendersi conto dei desideri speciali che un bimbo come Jay può avere.
Recentemente, David ha portato Jay al supermercato, uno dei preferiti al mondo di Jay. Guardare il registratore di cassa e il nastro trasportatore lo eccita sempre e gli regala un grosso sorriso in volto.
Mentre usciva dal negozio, David stava cercando di tenere lontano Jay dal registratore di cassa chiuso, ma Jay era determinato a passare la giornata a scassinare gli oggetti proprio come un vero dipendente.
Il direttore del negozio, James, notò che David stava lottando per far uscire Jay dal supermercato, così si avvicinò frettolosamente al padre.
David e Jay conoscevano già la maggior parte dello staff, ma nel corso del tempo non avevano mai incontrato James. Il padre frustrato non aveva idea di come il manager avrebbe reagito al potenziale disagio.
James però non si arrabbiò e fu molto paziente, tanto da fare qualcosa che ha lasciato il bimbo assolutamente felice.
Ha aperto la corsia chiusa della casa e ha permesso a Jay di scansionare tutta la spesa di suo padre, oggetto per oggetto.
Jay era elettrizzato e ora David ha un messaggio per James e tutto il suo staff di buon cuore:
“Si sentiva un lavoratore e mi ha riscaldato il cuore vedere quanto fosse contento concentrato, ma soprattuttto quanto si stesse divertendo. È stato incredibile vedere lo staff prendersi il tempo e la pazienza di aiutare Jay”