Arrestata donna che gestiva un canile
Il giro di soldi che si crea sugli animali è, ad oggi, una piaga insanabile, o quasi. Arriva una chiamata alla polizia del dipartimento del New Jersey. La voce tremante affermava di strani rumori, meglio definiti come urla di dolore, provenienti da un canile vicino la baita di sua proprietà. La polizia inizia le ricerche ma non gli risulta esserci
nessun canile in quella zona. Così si recano sul posto e senza avvicinarsi si rendono conto che quello che è davanti a loro non è certo un canile. Preparano, con i corpi specializzati in recupero di animali, un’irruzione nel capanno. Gli uomini entrano, una donna, sporca e fuori di testa gli urla contro che non devono oltrepassare la soglia di casa. L’odore fa star male una parte degli agenti, alcuni armati di mascherina e guanti iniziano ad aprire le porte di legno e la visione è da piegare le gambe, cani ammucchiati che mangiano le proprie feci, alcuni malati e tanti cuccioli. Poi una strana scalinata che sembra scendere sotto terra, una serie di frigoriferi e congelatori, il capo della polizia, grande amante degli animali ha uno scompenso alla vista di ciò che contiene. La donna è stata arrestata, le leggi negli USA sono molto severe per chi maltratta gli animali, cani morti fatti a pezzi e congelati, altri vivi ma ridotti in fin di vita. La signora faceva accoppiare i cani di razza e vendeva i cuccioli a trafficanti per pochi soldi, quelli invenduti li lasciava morire di fame. 161 anime sono state salvate, una buona parte sono stati già recuperati e dislocati nei vari rifugi, gli altri stanno facendo una vera corsa contro il tempo.