“I miei figli non possono perdere la loro madre”. La lotta di un marito per allungare la vita della moglie, colpita da un tumore ai polmoni
Leanne, 31 anni, ha un cancro al polmone allo stadio terminale. Il marito non ne vuole sapere di arrendersi.
Un padre sta raccontando ai giornali britannici che i suoi figli “non sono pronti a perdere la mamma” che sta combattendo un cancro al polmone allo stadio terminale.
A Leanne Barrett, 31 anni, infatti, è stato diagnosticato un cancro al polmone allo stadio quattro nell’ottobre scorso mentre era incinta del secondo figlio. Lei e suo marito Jamie Barrett, di Rollestone, nel Wiltshire (Regno Unito), hanno deciso di non abortire nonostante fosse stato raccomandato dai medici. Il personale sanitario è stato, quindi, costretto a dare alla luce il bambino 11 settimane prima perché le condizioni della donna erano peggiorate. Beau Hudson Barrett è nato, infatti, l’8 novembre scorso con un peso di poco più di un chilogrammo.
Dopo la nascita del figlio, il cancro della signora Barrett si è rapidamente diffuso al fegato, alle ossa e al cervello. Il marito della donna al DailyMail ha detto: “È stata una tortura. Ciò non dovrebbe accadere in questo momento della vita, quando stai portando un nuovo bambino nel mondo”. Anche se Leanne sta ricevendo il trattamento NHS (il sistema sanitario nazionale del Regno Unito), Jamie ha avviato una raccolta fondi per pagare le terapie alternative che potrebbero aiutare a prolungare la vita della moglie, ragiungendo più di 33mila euro in appena due giorni.
L’uomo ha affermato che i medici gli hanno detto che “poiché il cancro è stato diagnosticato in ritardo, le condizioni di mia moglie sono terminali. I medici hanno affermato che il tumore può essere trattato ma non curato. Tuttavia, vogliamo combattere ed è quello che faremo. Non sono pronto a perdere mia moglie e i miei figli non sono pronti a perdere la mamma”.
A Leanne il cancro è stato diagnosticato dopo la comparsa di una massa di 5 centimetri nel polmone sinistro, pari alle dimensioni di un pisello. La coppia, insieme da 10 anni e con una primogenita di 4, ha avuto la possibilità di abortire in modo che i medici potessero concentrarsi sulla salute della donna ma ha deciso ugualmente di avere il secondo figlio.
I medici hanno offerto alla coppia una varietà di opzioni bioptiche per tentare contrastare il cancro ma la donna le ha rifiutate dopo che è stata avvisata sul fatto che avrebbero potuto minacciare la gravidanza. Leanne è stata costretta così a sopportare una serie di procedure mediche dolorose, come i drenaggi toracici e le trasfusioni di sangue, così da minizzare gli effetti delle cure sul nascituro.
Una volta che le condizioni della donna sono peggiorate, i medici hanno concluso che gli ormoni della crescita derivanti dalla gravidanza stavano probabilmente annullando gli effetti del trattamento per il cancro, per cui hanno scelto di far nascere prematuramente Beau. Il piccolo, comunque, sta migliorando giorno dopo giorno. Invece, in merito all’altra figlia, Jamie ha detto che stanno provando a proteggerla dalla tragedia che ha colpito la madre: “Sa che non sta bene ma pensa che sia colpa della gravidanza”. Poi, parlando della moglie, l’uomo ha detto che “ciò che lei amerebbbe più di ogni altra cosa in questo mondo è vedere crescere i suoi bambini e potergli dire che sta sconfiggendo il cancro”.
Leanne ha ora cominciato un nuovo trattamento, chiamato osimertinib, con lo scopo di darle un po’ di sollievo e rallentare la crescita del tumore. Tuttavia, il marito vuole prendere in considerazione tutte le opzioni, compresi i rimedi omeopatici e le terapie alternative, per cui sta raccogliendo i fondi necessari: “Voglio aggiungere altro al trattamento tradizionale. Alcune persone raccomandono delle diete o dei ritiri in Messico o in Germania. Spero che qualcuno si metta in contatto con me e mi dica di avere la possibilità di prolungare la vita di mia moglie. Non voglio avere alcun rimpianto. Non voglio pensare che avrei potuto fare di più di fronte allo scenario peggiore”.
Lean Barrett ha sviluppato quello che sembrava un brufolo sul naso poco dopo essersi sposata nel 2016. Questa escrescenza ha cominciato a crescere fino a quando non è stato rimosso e analizzato. I medici hanno, quindi, sostenuto che si trattava molto probabilmente del sintomi di una malattia autoimmune chiamata sarcoidosi, una condizione molto rara che causa piccoli noduli, chiamati granulomi. Questa patologia può influenzare qualsiasi organo del corpo e, di solito, comincia nei polmoni, nella pelle o nei linfonodi. Le scansioni hanno poi mostrato che la donna aveva una massa di linfonodi sul petto classificati come benigni. Nel luglio 2017, però, la donna ha cominciato a lamentarsi di dolori al petto e di problemi di respirazione ed è stato allora che i medici hanno scoperto una massa di cinque centimetri sul suo polmone, diagnosticando il cancro allo stadio quattro.