30enne strangola la moglie in viaggio di nozze a Firenze

L'uomo ha confessato il delitto alle addette della reception nella struttura in cui alloggiava con la donna.

Oggi, domenica 25 novembre, è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, indetta dall’ONU per sensibilizzare su un fenomeno che troppo spesso è protagonista della cronaca nera. Ne è un esempio quando accaduto a Firenze.

30enne strangola la moglie in viaggio di nozze a Firenze

Un uomo ha strangolato la moglie nella camera da letto di un ostello del centro del capoluogo toscano. Ciò che rende quest’omicidio ancora più inquietante è che la coppia era in viaggio di nozze, sposata appena un mese fa. Il responsabile dell’omicidio è stato arrestato dalla polizia. Si tratta di un 30enne con doppio passaporto: messicano e birmano. La vittima, inveceva, aveva 21 anni ed era di origine cinese.

30enne strangola la moglie in viaggio di nozze a Firenze

Come si apprende da IlTirreno.it, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere e ora si trova in carcere. Stando a una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe strangolato la moglie in camera dopo una lite, dopodiché è sceso in reception per informare che la donna stava male. Una dipendente della strttura si è così recata, insieme a lui, nella stanza e, dopo aver constatato le condizioni gravissime della donna, ha allertato il 118. Ed è stato in quel momento che l’uomo avrebbe confessato di essere l’autore del delitto alle addette della reception del Plus Florence hostel & hotel in via Santa Caterina d’Alessandria. I sanitari, giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che costatare il decesso della donna.

30enne strangola la moglie in viaggio di nozze a Firenze

L’autore del femminicidio, laureato in ingegneria nel Myanmar, impiegato in un’industria meccanica in Thaliandia, è accusato di omicidio volontario. La lite che ha scatenato la furia omicida dell’uomo sarebbe stata causata da motivi banali e ci sarebbe stato qualche insulto.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha affermato che “Palazzo Vecchio avrà le bandiere a mezz’asta per ricordare questa ragazza uccisa con una violenza brutale, e per ricordare tutte le donne vittime di violenza in tutto il nostro paese. È un fatto brutale che conferma che il femminicidio sia una delle espressioni più degenerate della nostra società. Non dobbiamo abbassare affatto la guardia, ma anzi accendere i riflettori su centinaia di casi: muore una donna ogni 72 ore, e questo è un dato che riguarda tutte le regioni d’Italia, tutti i ceti sociali. Il destino ha voluto che questo drammatico evento avvenisse proprio alla vigilia della giornata mondiale contro la violenza sulle donne”.