C’è un posto in Europa dove si vieta ai bambini di scrivere le lettere a Babbo Natale
Succede in Germania. Sul caso è intervenuta anche la Commissione Europea.
Natale è alle porte. E il clima sta già cambiando: si comincia a respirare l’aria delle feste che tanto bene fa all’umore. Per di più, siamo entrati nel periodo più amato dai bambini, individuazione concreta dei loro sogni che si attua tramite la lettera a Babbo Natale.
Tuttavia, c’è un posto in Europa dove si è deciso di vietare ai bambini di appendere le lettere sull’albero di Natale nella sua piazza centrale a causa delle nuove leggi dell’Unione Europea sulla privacy (ovvero il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati, il GDPR). Succede a Rot, in Germania, nella Baviera, cittadina di 24mila anime.
Il ‘problema’ starebbe nel fatto che i bimbi sulle lettere non scrivono solo ciò che vogliono da Babbo Natale ma anche nome, età e indirizzo (anche perché altrimenti come farebbero a ricevere il regalo?). La legge, però, impone alle autorità di ottenere un’autorizzazione scritta dai genitori di ogni bambino che vuole scrivere una lettera e assicurarsi che sappiano che i dati potrebbero diventare accessibili ai terzi.
Perciò, a Riot si sta lavorando per creare un documento ad hoc che dovrà essere compilato dai genitori così da permettere ai propri figli di scrivere la letterina a Babbo Natale.
Ciò dopo il chiarimento, non senza ironia, da parte di un portavoce della Commissione Europea che ha già fatto sapere che l’interpretazione delle autorità della città tedesca è sbagliata. “Babbo Natale ha bisogno dei dati delle famiglie per poter consegnare i regali indicati nella lista, una volta ottenuto il permesso dei genitori. Queste sono state le regole degli ultimi 20 anni e il Gdpr non ha cambiato la situazione”.
Per carità, la privacy è sacrosanta, soprattutto quando si parla di bambini. Però, quanta esasperante esagerazione nell’atteggiamento iperburocratico della giunta comunale di Riot. Non pensate?