La storia di Jennifer, vittima di bullismo a causa del suo aspetto
E' sempre stata presa di mira dai suoi compagni, ma Jennifer oggi ha trovato la fiducia in se stessa
Oggi il bullismo è una piaga, purtroppo, sempre più diffusa. Le vittime si ritrovano a vivere una vita piena di sofferenza, senza riuscire a sviluppare la fiducia in se stesse. Anzi, al contrario si sentono inferiori e incapaci di affrontare qualunque situazione. La protagonista di questa storia è Jennifer Pulga, una donna di 29 anni, che vive a Manila, nelle Filippine.
Jennifer è affetta da una rara condizione genetica, sin dalla nascita. La sua malattia le comporta una deturpazione degli arti, del naso e della fronte. Con la crescita la sua faccia si è deformata sempre di più e i suoi compagni di scuola non facevano altro che prenderla in giro. La deridevano e le davano orribili nomignoli, riferiti al suo aspetto. Alla fine, Jennifer è stata costretta a ritirarsi dagli studi, perché nonostante avesse provato a cambiare diverse scuole, alla fine veniva sempre presa di mira e identificata come la brutta dell’istituto. Quando andava in giro, la gente rimaneva a fissarla, per poi fare dei commenti cattivi. Ogni volta che tornava a casa, si chiudeva nella sua camera e piangeva senza farsi sentire dai suoi genitori. Alla fine però, ha trovato una strada che ha reso migliore la sua vita, quella del canto. La musica iniziò a diventare una cosa fondamentale della sua vita e ben presto si rese conto di avere un dono speciale. Grazie alla sua meravigliosa voce, Jennifer con il tempo riuscì a trovare la fiducia in se stessa. C’è ancora chi la giudica in base al suo aspetto, ma ha imparato a conviverci e ad esprimere ciò che prova attraverso la sua musica.
Di seguito vogliamo farvi ascoltare la sua voce, durante una delle sue esibizioni:
Meravigliosa, non trovate?
Questa storia ci insegna molto, ci insegna a non fermarci dinanzi l’aspetto fisico di una persona, ci mostra che dovremmo indossare le scarpe degli altri, prima di giudicare e rovinare la vita altrui. Impariamo ad essere meno superficiali e un po’ più umani! Condividete!
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