Abby, il cane travolto da un treno e adottato dalla clinica
Abby viene travolto dal treno ma due ragazzini lo soccorrono.
Essere randagio implica essere figlio di nessuno. Vuol dire che nessuno ti cerca se non rientri a mangiare, nessuno ti cerca se piove, nessuno ti cerca per metterti al calduccio e chiudere la porta. Così di Abby nessuno aveva informazioni, perché nessuno lo aveva nel cuore. Di lui si scoprì l’esistenza quando un fischio del treno “bucò” le
orecchie dei presenti in stazione. Abby era disteso su di un pannello di legno al sole, quel tepore stava saldando le sue piccole e misere ossa. Tanto magro e malconcio da avere anche poche forze, o forse rassegnato ad essere scacciato. Qualcuno sente il treno arrivare, iniziano a gridare, il cagnolino si alza, è disorientato, non sa dove andare e inizia a correre a zig e zag. Passa il treno, le mani nei capelli dei presenti, un guaito terribile. Si apprestano due ragazzini a soccorrere quel misero corpicino, ridotto ormai a metà. Avvolgono Abby nella giacca, non vogliono neanche guardare, la corsa dal veterinario e le infinite lacrime, fanno da contorno a questa straziante situazione. Abby verrà sottoposto ad un importante intervento chirurgico, due zampe ormai erano perse, ma la sua gratitudine alle infinite coccole fecero di lui un vero miracolato. Abby mangiava pappa buona e profumata, venne messo nel lettino da bambini per limitare i suoi movimenti. La copertina calda, un nome mai avuto prima, le attenzioni di tutti i medici che passavano e lo salutavano, per lui un mondo nuovo. Abby imparò a camminare come poteva, certo i suoi movimenti divennero limitati, ma quei medici s’innamorarono di lui e decisero che sarebbe rimasto con loro. Oggi Abby ha una calda copertina in clinica, ha tante mamme e tanti papà, dipende dal turno.
Abby non è più solo.
Avrà una vita diversa, ma è comunque una vittoria.
Sperando che possa dimenticare il suo passato e riuscire a vivere a pieno questa nuova vita.