Tsunami in Indonesia: 170 morti e 745 feriti
Onde alte 20 metri causate dal vulcano Krakatoa.
È destinato purtroppo a salire il bilancio delle vittime dello tsunami che ha investito l’Indonesia. Secondo il portavoce dell’Agenzia per la gestione dei disastri i morti sarebbero, al momento, 168 e i feriti 745.
Le onde anomale hanno raggiunto i 20 metri di altezza e potrebbero essere state causate da frane sottomarine dovute a un’eruzione di Anak Karakatau, un’isola vulcanica formatasi dal Krakatoa.
Nello stretto del Sonda, fra Giava e Sumatra, un’inda devastante ha fatto strage di impiegati statali che stavano festeggiando la fine dell’anno. A documentarlo un video scioccante.
Le immagini, infatti, mostrano l’onda devastante che si abbatte sul palco dove una band rock, i Seventeen, stava suonando per l’evento: il bassista è rimasto ucciso insieme al manager, altri 4 componenti del gruppo risultano tra gli oltre 80 dispersi nella tragedia. All’evento partecipavano almeno 260 persone: i morti accertati sinora sono 14, almeno 89 i dispersi.
Le autorità indonesiane hanno diramato un allerta, invitando i residente delle zone colpite dallo tsunami a “stare lontani dalle spiagge”. Lo riferisce la stampa australiana.
Il capo dell’agenzia meteorlogica, Ralmat Riyono, teme che sia “possibile un altro tsunami” poiché quello di ieri “è stato provocato da un’eruzione del vulcano Anak-Krakatau”.
Nel dettaglio, secondo l’Australian Broadcasting Corporation, nella sola zona di Lampung, a Sumatra, i morti sarebbero almeno 113. Mentre a Pandeglang, sull’isola di Java, le vittime sarebbero 92. Non ci sono ancora, però, conferme ufficiali.