La storia di un povero randagio che non aveva mai conosciuto l’amore
Questo povero cane è nato e cresciuto per strada, senza mai essere amato da nessuno
Il protagonista di questa storia è un povero cagnolino di nome Ol Boy, che è nato e cresciuto come un randagio, affrontando ogni giorno i pericoli della strada. Ol Boy, in tutta la sua vita, non ha mai conosciuto il significato della parola amore, ne cosa volesse dire avere una famiglia.
Più volte è stato vittima degli atti vandalici dei ragazzini del quartiere in cui si nascondeva e contro tutto ciò, alla fine gli era rimasta di sperare solo una cosa, che la morte arrivasse presto a prenderlo. Purtroppo, un giorno, il povero cane è rimasto ferito e il forte dolore, non gli dava nemmeno la possibilità di riuscire a muoversi. Due passanti hanno udito i suoi lamenti e si sono avvicinati per soccorrerlo. Lo hanno portato subito dal veterinario, dove il team medico si è subito mobilitato per cercare di salvarlo. Ol Boy soffriva di febbre da zecca, infezione della pelle e aveva il cancro. Era così debole e malnutrito, che non riusciva più a reggersi in piedi. Aveva i denti rovinati e i livelli di emoglobina bassissimi. L’intero team medico, ha lavorato su di lui, per rimuovere dal suo povero corpicino, centinaia di zecche. si sono ritrovati costretti a fargli molte trasfusioni si sangue, guidati dalla speranza. Ol Boy, però, stava morendo e tutti ne erano consapevoli. Davanti a quella scena e al consiglio del veterinario, i due uomini decisero di rifiutare la puntura fatale, l’eutanasia e decisero di portare a casa con loro, il povero cane, per rendere i suoi ultimi giorni, confortevoli e soprattutto per farlo morire amato da qualcuno, anche se per lui erano solo due estranei.
Erano consapevoli che Ol Boy non sapesse nemmeno cosa fosse l’amore o il confort e nessuno merita di morire da solo!
Rimasero accanto a lui, giorno e notte, coccolandolo e rassicurandolo. La seconda notte, alle due del mattino, Ol Boy ha bevuto l’acqua per l’ultima volta e poi ha chiuso gli occhi per sempre, tra le braccia dei suoi due amici.
Quest’ultimi hanno deciso di cremarlo e di spargere, poi, le sue ceneri in un grande campo. Ol Boy è morto, ma ricorderà per sempre le sue ultime ore, grazie a questi due angeli. Buon ponte dell’arcobaleno piccolo…
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