Il cane nella neve che non voleva un padrone
Aspetta nella neve l'uomo che lo lanciò in strada mesi prima
Le temperature scendevano vertiginosamente in quei giorni, parliamo di roba seria, Siberia, parliamo di -30 insomma. Irina, una giovane donna, per recarsi al lavoro passava sempre in una strada periferica e, tutte, ma tutte le mattine e tutte le sere vedeva questo cane nella neve seduto. A volte si muoveva di qualche metro
ma non di più. Irina portava del cibo tutti i giorni, faceva tanta tenerezza quel cagnolino piccolo piccolo. Lui si allontanava ogni volta che lei tendeva la mano, così lasciava la ciotola da un lato e andava via. Un giorno, era il primo di ferie, Irina decide che deve scoprire cosa faccia quel cane tutto il giorno lì, iniziano gli appostamenti…E’ sempre in quel tratto, se piove, se nevica, per lui non fa differenza, neanche entra nella cuccia che qualche anima buona gli ha lasciato sul ciglio della strada. Irina vede un suo cambiamento solo quando passano delle auto grigie, in quel momento lui si tira avanti come se dovesse salire. “Iniziai a chiedere in giro informazioni e così scoprii che Maky, così lo chiamano gli abitanti del posto, venne lanciato da un’auto grigia, quasi un anno fa. Lui, fedele non ha percezione del tempo passato, così quando vede una macchina che somiglia vagamente a quella del suo “papà” si avvicina pensando di dover salire per tornare a casa”. Maky era una cane da non perdere, pensò Irina,” tanta fedeltà dove la ritrovi!” Pensò la ragazza…Si organizzò con alcuni amici e, con un vero e proprio agguato riuscirono a “catturare” il cagnolino. Oggi Maky vive in casa di Irina, ama il divano, dorme vicino la stufa, esce a guinzaglio. Irina non è più passata di lì, fa male sapere che questo “topetto” come lo chiama lei ha vissuto un hanno solo, al freddo e con cibo occasionale, salvare un cane o aiutarlo non ha nulla a che fare con riempire solo una ciotola, ricordatelo!