Il bambino con la fusione in aereo
L'esperienza della mamma incinta con il bambini con una crisi in aereo
Fare un viaggio con un bambino, non è qualcosa di molto semplice. Ecco perché, oggi abbiamo deciso di raccontarvi l’esperienza di una mamma, incinta, che ha deciso di prendere un volo con il suo primo figli, ma le cose non sono andate affatto come sperava.
A raccontare la storia, è stata un’altra donna, che era presente su quell’aereo, chiamata Beth Dunnington, delle Hawaii. Sul suo profilo Facebook, ha pubblicato un post, raccontando quello che ha visto e quello che delle sconosciute sono state in grado di fare. Ha scritto: “Stavamo per salire a bordo, sul volo per Portland da Los Angeles, quando all’imbarco c’era una ragazza incinta con un bambino piccolo, che aveva una crisi. Piangeva ed urlava e non aveva la minima intenzione di salire sull’aereo. Correva per il corridoio e riempiva di calci tutto quello che trovava davanti. Alla fine, si è steso a terra e la madre, non sapeva davvero cosa fare per calmarlo. Era sopraffatta e le stava per prendere anche una crisi di panico. Non poteva nemmeno prenderlo in braccio, poiché era troppo sconvolto. La mamma, alla fine, non sapendo più cosa fare, si è seduta a terra, con la testa tra le mani e con il bambino che urlava e piangeva. Stavano per scendere le lacrime anche a lei. Ad un certo punto, però, è accaduto l’impensabile. Eravamo sei o sette donne al terminal e tutte insieme ci siamo unite per cercare di far entrare il piccolo sull’aereo.
Ci siamo tutte inginocchiate a terra ed abbiamo formato un cerchio intorno a loro. Io gli ho cantato una canzone, un’altra donna invece ha provato a dargli un’arancia. Un’altra ancora ha tirato fuori un gioco dalla sua borsa.
Abbiamo fatto il possibile per cercare di aiutare la ragazza con il bambino ed alla fine, tutte insieme siamo riuscite nel nostro obiettivo.
E’ stato un momento bellissimo, non c’era nessuna discussione, nessuno conosceva nessuno, ma abbiamo unito le nostre forze e la mamma è potuta salire sull’aereo con il suo piccolo. Alla fine, ognuna di noi si è seduta al suo posto e non ci siamo più dette una parola!”
La storia di Beth, è meravigliosa e ci dimostra che molto spesso degli estranei possono essere di grande aiuto. Condividete questo messaggio con i vostri amici!
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