Julen: novità sul tappo di terra
Julen: novità sull'inspiegabile tappo di terra che copriva il pozzo dove è caduto Julen rimane un enigma indecifrabile; ecco cosa dicono gli inquirenti.
Julen: ci sono novità sul tappo di terra o, meglio, sono stati formulati altri dubbi sulla sua esistenza. Come sapete Julen Rosello, un bimbo di 2 anni, è caduto in un pozzo profondo 100 m a Totalán, Málaga, Spagna. Il corpo del piccolo è arrivato a 71 m di profondità ed è stato ricuperato senza vita dai soccorritori, 13 giorni dopo.
Ma c’è un particolare inspiegabile che ha sempre destato i sospetti degli inquirenti: il tappo di terra, foglie e macerie che si era formato non molto sopra il corpo del bambino. Il tappo che ha coperto il piccolo Julen Rosello è stato il principale ostacolo durante le operazioni di salvataggio e, nello stesso tempo, forse il più grande enigma di questo tragico evento. Si è parlato di terra franata dentro, dato che le pareti del pozzo erano coperte da uno strato friabile. Pero lo spessore di questo tappo, la cui composizione non è trapelata, era a dir poco strano. Le analisi di questi materiali saranno necessariamente incluse nelle indagini della Guardia Civil.
Gli inquirenti chiedendo riservatezza assoluta, anche se l’esistenza di questo tappo di terra è difficile da spiegare. “Per cominciare, non è ragionevole che il bambino in caduta, abbia colpito le pareti del pozzo, provocando il distacco di una così considerevole quantità di detriti che sono stati in grado di sigillare letteralmente la cavità per intero”. Ci ricordiamo, infatti, che i soccorritori hanno provato ad inserire una telecamera per avere più informazioni sulla posizione del bambino ma hanno dovuto rinunciare proprio per colpa di questo tappo.
È inspiegabile, infatti, non il materiale in sé ma il volume. Sebbene nei primi giorni il terreno fosse estratto con potenti attrezzature di aspirazione e il suo spessore si è ridotto dai 30 ai 60 centimetri, il tappo ha continuato a impedire l’accesso delle telecamere.
Tutto ciò aveva provocato un diffuso sentimento di frustrazione tra i soccorritori che speravano di ritrovare Julen vivo, ipotesi che, purtroppo, è diventata sempre meno consistente man mano che le ore e i giorni passavano.
“C’è molta terra e, soprattutto, è troppo compatta”, affermano le stesse fonti, che appartengono al campo dell’ingegneria e che sono state presenti sul posto, partecipando ai lavori sin dall’inizio: “La verità è che questo tappo, per adesso, non ha un chiara spiegazione ma, sicuramente la Guardia Civil presto la troverà”. Totalàn, Malaga. Gli inquirenti espongono la loro perplessità sul tappo di terra che ricopriva il pozzo in cui è caduto Julen, considerato troppo spesso e troppo compatto. l via le indagini della magistratura che cercheranno di individuare i colpevoli
Fonte: elmundo.es