Mamma crudele ha affamato il suo bambino fino a causarne la morte
La 25enne Angel Poole è stata condannata, ecco quanto dovrà stare in carcere.
Una mamma crudele resterà in prigione per 10 anni per aver affamato il suo bambino così tanto che è arrivato a pesare meno di quando è nato.
Il bambino di Angel Poole, Judah Wessels, è morto nel luglio 2006, pesando appena 2 chilogrammi e 200 grammi, due in meno rispetto al peso alla nascita. La donna responsabile di questo atto crudele è una 25enne di Birmingham, Iowa (Stati Uniti d’America).
Judah è stato esaminato otto giorni dopo la sua nascita, all’inizio del maggio 2016, ed è stato trovato ben nutrito e curato. Circa due mesi dopo Angel chiamò il 911 dopo aver notato che suo figlio era privo di sensi. L’autopsia ha mostrato poi che il piccolo era “marcatamente malnutrito” al momento della morte.
Una foto di Judah pubblicata sulla pagina Facebook del padre mostra il bimbo che sembra sottopeso mentre è disteso a terra vicino alla sorella. E la madre ha commentato l’immagine così: “Era così bello, come il suo papà”.
La donna ha, pertanto, amesso di avere causato gravi lesioni al piccolo così da scampare l’accusa più grave, cioé avere provocato un pericolo per i minore tale da determinare la morte e, per cui, avrebbe rischiato una condanna fino a 25 anni.
Angel Poole, che ha anche perso un’altra bambina, Destinee Electra Rose, ha condiviso un post su Facebook lo scorso ottobre per dimostrare che stava ricordando i suoi bambini, nonostante fosse accusata di averne ucciso uno di loro.
In un post del luglio 2018 sembrava che la donna desse a una lesione cerebrale la copa del decesso di Judah, suggerendo il respingimento delle accuse contro di lei.
Angel Pool ha scritto: “Ho delle buone notizie oggi: il nuovo procuratore potrebbe aver trovato prove a discarico mentre dopo aver parlato con il medico che ha esamineto il cervello di Judah, ha informato il mio avvocato di alcuni giorni fa. Penso che tutto questo stia per finire. Per favore continuate a pregare per me, Dio ascolta”.
E il suo partner, Ed Wixom, ha risposto, sostenendola, così: “Tutti sanno che sei una buona madre”.
Ma il giudice ha, poi, deciso ben altro…