La sindrome che ha colpito Carla, in gravidanza
Carla, scopre tutta la verità dopo due settimane
La storia che abbiamo deciso di raccontarvi oggi, è straziante, ma allo stesso tempo serve per renderci tutti consapevoli. La protagonista è una ragazza, chiamata Carla Septier, che ha deciso di raccontare la sua esperienza, per cercare di essere d’aiuto per altre mamme.
Tutto è iniziato in una domenica di giugno, questa donna era a trentaquattro settimane di gravidanza. La mattina si è svegliata ed ha sentito i calci del suo piccolo, come suo solito. Quando ad un certo punto, a mezzogiorno mentre era sotto la doccia, smise di sentire i movimenti del suo piccolo. Carla, non sapendo cosa fare, è tornata a letto, credeva di aver bisogno di riposo ed il giorno dopo, è andata subito dal suo medico. Il ginecologo, le ha fatto subito un’ecografia e le ha detto che tutto stava procedendo bene e che non c’era nulla da preoccuparsi. “Ero convinta che tutto andasse bene, così sono andata avanti. Però, da quel giorno il mio ventre ha iniziato a muoversi in modo strano. In quelle settimane, ha fatto anche il corso. Mancava meno di un mese ed io ero pronta ad accogliere il mio bimbo. Però, a trenta sei settimane, sono tornata a fare una visita di routine. Il medico ha iniziato a girare con l’ecografo sulla mia pancia, alla ricerca del battito, ma tutto era svanito nel nulla. Per dieci minuti, tutti i suoi sforzi sono stati vani. Ho iniziato a piangere disperata, non riuscivo a crederci. Non sapendo cosa fare, ho chiamato mio marito e gli ho detto che dovevamo andare di corsa in ospedale.
Una volta li, però, gli ultrasuoni hanno solo confermato i dubbi del mio medico. Bruno era morto da diversi giorni. Per questo motivo, mi hanno fatto un cesareo e tornare a casa senza il mio piccolo, è stato straziante.
Ho chiesto al dottore di indagare e la verità è venuta fuori, dopo tre lunghi mesi. Avevo una malattia emorragica chiamata trombofilia, una condizione che favorisce la formazione di coaguli di sangue. Purtroppo, però, quest’ultima non presenta sintomi in precedenza e quindi, rendersene conto è molto difficile.” Ha dichiarato Carla, in un’intervista.
Questa donna, ha deciso di rendere pubblica la sua storia, per avvisare altre mamme ed informarle su questa sindrome. Il modo migliore per capire la verità è scoprire se qualcuno della famiglia ha avuto problemi con dei coaguli ed informare subito il proprio medico.
Fate conoscere questa storia, per rendere tutti consapevoli su questa condizione, condividete!
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