Famiglie monogenitoriali, i dati dell’Istat sul numero in Italia
Quante sono le famiglie monogenitoriali in Italia? L'Istat ci dà i dati ufficiali. Più dell'80% di questi nuclei famigliari poggia su una figura femminile!
Quante sono le famiglie monogenitoriali in Italia? Nel 1983 erano meno di mezzo milione. Nel 2005 non erano più di 600mila. E l’Istat ci dice che oggi sono un milione e 34mila. I nuclei famigliari monogenitore sono in continuo aumento. Un fenomeno che rispecchia i cambiamenti della società italiana. Se un sesto delle famiglie italiane è composto da un genitore e un figlio solo, nell’86,4% dei casi quel genitore è di sesso femminile.
In Italia sono 900mila le donne che vivono da sole con un figlio. Solo 141mila i papà nelle stesse condizioni. Queste mamme single sono separate o divorziate, in alcuni casi vedove. Il numero delle mamme single diventate genitori tramite tecniche di riproduzione assistita è quadruplicato negli ultimi anni. Institut Marques in una sua indagine ha rivelato che un trattamento su cinque è eseguito su donne single.
Chi sono le mamme single?
Secondo la Dottoressa Marisa López-Teijón, Direttrice di Institut Marquès, sono spesso donne che per scelta hanno deciso di diventare madri senza avere un partner maschile. Hanno un’età compresa tra i 30 e i 45 anni. Il loro livello di istruzione di solito è alto e hanno un lavoro qualificato. Scelgono la monogenitorialità perché non hanno trovato il partner giusto o per questioni professionali. Riescono a conciliare famiglia e lavoro grazie alla presenza della famiglia di appartenenza o perché riescono a gestire tutto facilmente.
Sono donne autonome e indipendenti, sicure, con spirito di iniziativa. Questa è una nuova espressione per quello che riguarda la maternità. Maternità vista come diritto e non come dovere. Mamme che hanno il sostegno della società, visto che il 92% della popolazione le accetta. “Nella mentalità femminile comincia a farsi strada la consapevolezza che essere madre è un diritto, non un obbligo sociale, è una scelta consapevole che arricchisce e completa una vita che contempla altre forme di realizzazione personale” afferma la Dott.ssa Marisa López-Teijón, Direttrice di Institut Marquès.