Le prime prove sulla crocifissione di Gesù
I cristiano credono nella Bibbia e nella parola di Dio. Credono che Gesù fu crocifisso e morì per i loro peccati. Su questo argomenti ci sono molti scritti, ma non sono stati mai trovati artefatti. Proprio riguardo questo argomenti, la crocifissione, oggi vogliamo farvi vedere l’immagine di una recente scoperta:
Sapevate che la crocifissione, come punizione, per la prima volta è stata messa in pratica dagli assiri e dai babilonesi? Trovare i materiali che venivano utilizzati allora, oggi è impossibile. Gli archeologi, nei secoli, hanno cercato di studiare i materiali e di scoprire quanto più possibile sulla crocifissione, ma hanno scoperto che per fare le croci, veniva utilizzato un materiale organico morbido, che si decomponeva rapidamente. Non sappiamo se avete già sentito parlare di Vassilios Tzaferis, un famoso archeologo che nell’anno 1968, riuscì a scoprire un gruppo di tombe ebraiche situate a Giv’at ha-Mivtar nel nord-est di Gerusalemme, risalenti al primo secolo dC. In questo luogo, trovò una scatola, contenente diverse ossa e con sopra un’incisione: Yehohanan, figlio di Hagkol. Come chiunque altro avrebbe fatto, ha subito pensato che si trattasse del cognome della famiglia, a cui appartenevano quelle ossa, ma poi scoprì che quel cognome non appariva su nessun registro. Alla fine, confrontando la parola con i modelli linguistici utilizzati a quei tempo, scoprì che il significato di quella incisione “Hagkol” era “crocifisso”. Aveva appena trovato la prima prova fisica della storia, sulla crocifissione. Sull’osso del tallone, dell’uomo, c’era un chiodo e delle tracce di legno d’ulivo. Ciò vuol dire che Yehohanan, se questo davvero il nome dell’uomo nella scatola, è morto crocifisso.
La crocifissione rimarrà sempre una delle più strane forme di esecuzione. Ci siamo sempre basati sugli scritti e sui resoconti che negli anni sono stati trovati, adesso abbiamo la prima prova certa, fisica, sulla crocifissione.
Vi lasciamo a Matteo 27: 32-38:
Mentre uscivano, trovarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la croce di Gesù. E giunti a un luogo detto Golgota, che vuol dire «luogo del teschio», gli diedero da bere del vino mescolato con fiele; ma Gesù, assaggiatolo, non volle berne.
Poi, dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestiti, tirando a sorte; e, postisi a sedere, gli facevano la guardia.
Al di sopra del capo gli posero scritto il motivo della condanna: Questo è Gesù, il re dei Giudei.Allora furono crocifissi con lui due ladroni, uno a destra e l’altro a sinistra.