La telefonata tra Rami e i Carabinieri che ha salvato la vita a 51 studenti
Fa venire i brividi l'audio della chiamata, ed è quasi irreale ma è proprio quello che ha salvato la vita a 50 persone
“Aiuto, l’autista ci minaccia con il coltello e ci tiene in ostaggio sul pullman. C’è per terra della benzina, la prego mandi qualcuno, non è un film, c’è tanta gente. Il bus sta andando verso la campagna”. Queste le poche strazianti parole, intimidite di un ragazzino di soli 13 anni.
Rami si trovava a bordo dello scuolabus dirottato a San Donato Milanese, ha salvato la vita a molte persone il 20 marzo, fa quasi tenerezza sentirlo dire “la prego signore, mandi qualcuno. Non è un film” rivolgendosi al carabiniere che ha risposto al telefono quel giorno. Il papà di Rami, oggi ha chiesto che gli venga data la cittadinanza italiana.
Non appena il carabiniere ha sentito quella voce spaventata ha avvertito subito i colleghi: “Una pattuglia, subito, subito, veloce” Rami preoccupato pensa di non essere creduto “non è un film, possiamo perdere la vita signore”
“Chi vi sta tenendo in ostaggio” chiede il carabiniere. “Il guidatore, ha un coltello i mano, veloce, c’è per terra della benzina, non resistiamo più”.
Il senegalese poi riesce ad avere un contatto telefonico con i carabinieri: “Stiamo andando sulla pista di Linate. Oh! Non voglio vedere nessuno nell’arco di due chilometri. Ci sono solo bambini qua. Non sparate sul pullman. È tutto gasolio!” ed a confermare il tutto sono gli insegnati “Sono legati, Luisa un accendino in mano e minaccia di dare fuoco a tutto. Il pavimento è cosparso di gasolio!”
Il resto della storia la sapete, grazie al coraggio di quei piccoli eroi oggi sono tutti salvi, il senegalese è stato arrestato e si aspetta il provvedimento. L’uomo si difende dicendo che l’ha fatto per mandare un segnale all’Africa, gridava ai bambini di perdere la vita come è stato per le sue bambine nel mediterraneo. Attimi tragici frutto di una situazione sociale del nostro paese davvero problematica.