Bisogna dire stop alla caccia
E' stata revocata la licenza di caccia ad un padre e al figlio, per le atrocità che hanno commesso
Ancora oggi, noi non abbiamo capito come alcune persone, riescano a considerare la caccia uno sport. Sono talmente crudeli da riuscire ad uccidere quei poveri animali indifesi, che vivono nel loro habitat naturale, senza dare alcun tipo di fastidio a noi essere umani.
Oggi, proprio per questo abbiamo deciso di raccontarvi quello che è accaduto poco tempo fa e che ha lasciato a bocca aperta, la maggior parte delle persone. Tutto è accaduto in Alaska e le autorità, hanno descritto questo crimine, di natura atroce. Secondo quanto riportato dal famoso giornale, Daily Mail, un uomo di quarantuno anni, chiamato Andrew Renner, è stato condannato a tre mesi di carcere per aver ucciso una mamma orso ed i suoi due piccoli, insieme a suo figlio, Owen Renner, che all’epoca dei fatti aveva solamente diciassette anni. Il giovane ha avuto una sospensione per trenta giorni, perché era presente insieme al padre. Secondo quanto raccontato dagli agenti, gli animali erano in letargo, quindi sono stati rintracciati dai due, con una telecamera. Hanno dichiarato inoltre, che i cacciatori hanno sparato prima alla madre e poi quando hanno sentito i due cuccioli, piangere, hanno ucciso anche loro. Oltre alla pena del carcere, Andrew è anche obbligato a pagare una multa di nove mila dollari e gli è stata anche revocata la sua licenza di caccia per dieci anni. Mentre ad Owen, è stata revocata per due anni.
Il procurato Aaron Peterson, in un’intervista ha dichiarato: “Il mio ufficio ed i miei colleghi, non tollerano più questo tipo comportamento.
Proprio per questo motivo, per dire stop al bracconaggio, abbiamo deciso di punire tutti quelli che vengono sorpresi nel farlo!”
Quello che hanno fatto questi due uomini, per noi è terribile. La caccia non è uno sport, ma un’atrocità.
Se siete d’accordo con il nostro pensiero, condividete con i vostri amici!
Potete leggere anche: I bracconieri e la caccia dei trofei