Padre e figlio cacciano mamma orso e i suoi cuccioli, ancora in letargo
Padre e figlio tolgono la vita a mamma orso e ai suoi cuccioli, ancora in letargo. Incastrati da un video del servizio forestale (IMMAGINI AGGHIACCIANTI)
Un video terribile, che è stato pubblicato qualche giorno fa su youtube e che ha fatto infuriare migliaia di persone, di ogni parte del mondo. Il filmato appartiene all’associazione ambientalista The Humane Society of the United States ed ha ripreso due cacciatori, mentre si approfittano di una mamma orso in letargo e dei suoi cuccioli, durante una battuta di caccia totalmente illegale.
L’uomo che vedete nelle immagini, si chiama Andrew R. e, insieme a suo figlio Owen, si trovava a Esther Island, in Alaska, quando ha individuato la tana di mamma orso, che per via del freddo, era ancora in letargo. Quello che non sapeva, però, era che il servizio forestale degli Stati Uniti, insieme all’Alaska Department of Fish and Game, stavano monitorando la famiglia degli orsi e avevano istallato delle telecamere, per poterli sorvegliare e studiare. Quando hanno rivisto il filmato, si sono ritrovati davanti una delle scene più orribili e senza cuore, che probabilmente abbiano mai visto in tutta la loro vita. I due “cacciatori”, illegalmente, hanno iniziato a sparare all’interno della tana, con i loro fucili, fino ad uccidere mamma orso. L’hanno poi tirata fuori, elogiando il trofeo e l’hanno scuoiata, in pochissimo tempo. Hanno lasciato i suoi cuccioli, sofferenti e in fin di vita, dentro la tana. Avevano il loro trofeo da mostrare a tutti e sono andati via, soddisfatti, per poi tornare due giorni dopo, a recuperare gli orsetti, chiudendoli in buste di plastica. Sulla neve si possono vedere le tracce di sangue, che forse hanno pensato fosse l’unica traccia lasciata, ma che sarebbe scomparsa presto, inconsapevoli di essere ripresi dalle telecamere. Di seguito potete vedere il video, ma se crediate possa urtare la vostra sensibilità, non guardatelo. Le immagini sono forti. Eccolo di seguito:
Grazie al filmato sono stati incastrati, ma la punizione afflitta, ha portato con se tanta indignazione.
Come riporta Il Messaggero, è stata fatta loro una multa salta e il sequestro delle armi.
Un pena insufficiente, secondo la maggior parte, per la carneficina compiuta!
Non smetteremo mai di ripeterlo, vogliamo pene più severe per quanto riguarda l’uccisione degli animali!