4 cani trovati legati alle macchine in un parcheggio
4 cani sono stati trovati legati alle macchine in un parcheggio davanti a un parco tematico: ecco cosa hanno rischiato i poveri animali.
4 cani sono stati trovati legati alle macchine in un parcheggio di un parco tematico a Gold Coast: mentre i loro proprietari si stavano rinfrescando a Sea World, i cuccioli cercavano di sfuggire al calore emanato dall’asfalto bollente rifugiandosi sotto le vetture. Ecco come si è conclusa questa vicenda.
Un uomo di passaggio ha notato qualcosa di strano accanto a una macchina parcheggiata nel parcheggio di Sea World, un parco acquatico di Gold Coast. Avvicinandosi ha capito che si trattava di un cane e ha allertato le forze dell’ordine. Inizialmente hanno pensato che si trattasse di un abbandono.
Ma poco dopo la verità è venuta a gala. Gli agenti hanno rintracciato il proprietario della macchina alla quale era stato legato il cane che serenamente ha spiegato di aver lasciato lui il cane fuori dalla macchina. Lui era andato a rinfrescarsi passando una giornata in acqua e, visto che fuori faceva troppo caldo, aveva pensato di legare il cane fuori dalla macchina.
Lui pensava di essere nel giusto: ha detto di aver lasciato al cane acqua da bere e una copertina (di pile!!!) e, nella sua grande generosità, anche da mangiare: hamburger allo zenzero e patatine della KFC. Non ha pensato, però, che in una giornata calda come quella l’asfalto sarebbe diventato rovente e il povero cane avrebbe sofferto le pene dell’inferno.
Era convinto di essere stato buono e umano… non lasciando il cane dentro la macchina ma legato all’esterno! Ma la cosa più assurda è successa poco dopo… nello stesso parcheggio c’erano altri 3 cani nelle stesse condizioni: tutti legati fuori dalle macchine mentre i proprietari si divertivano all’acqua park!
La RSPCA incoraggia i proprietari di animali domestici a “lasciare il cane a casa, all’ombra, riparati dal sole e assicurare loro l’accesso all’acqua fresca”.
“Lasciare un animale senza acqua e un’adeguato rifugio è un reato ai sensi della legge sulla cura e la protezione degli animali ed è perseguibile per legge”, ha affermato il portavoce della RSPCA.