Decalogo dei genitori: cosa fare e cosa non fare
I bambini non vengono al mondo con manuale di istruzioni. Per i genitori non ci sono corsi da seguire. Ma ci sono regole da tenere sempre in considerazione.
Nel difficile lavorare di educare i figli è fondamentale dare loro regole giuste e non urlare mai. Diventare dei buoni genitori si può, anche perché non tutti possono essere perfetti sin da subito. Anzi: nessuno genitore è perfetto, magari crede di esserlo, ma non è la stessa cosa di esserlo veramente.
Chi si sente così superiore, solitamente, rischia di fare più danni e creare problemi più gravi di chi sa di non esserlo. Tutti i genitori possono migliorarsi. Ma come farlo? Il pedagogista Daniele Novara ha scritto un utile decalogo per aiutare i neo papà e le neo mamme a diventare dei genitori migliori. Questo è importantissimo perché fra le principali cause dell’emergenza educativa che affligge i giovani d’oggi, c’è anche l’eccessiva fragilità dei genitori.
Ecco il decalogo per diventare bravi genitori!
Parlare con l’altro genitore
Troppo spesso i genitori moderni parlano solo con i figli (anche troppo) e poco con il partner. E questo proprio quando il dialogo di coppia dovrebbe diventare fondamentale. Parlando si possono stabilire insieme regole educative e prendere decisioni mirate, non andando continuamente in contrasto l’uno con l’altro
Le regole vanno date da entrambi i genitori, non solamente da uno
Se un bambino nota questa disparità ecco che potrebbe far finta di non aver capito o decidere di ribellarsi, scegliendo lui la versione della regola che gli torna più comoda.
Bisogna essere chiari e concreti
Inutile spiegare per ore perché bisogna mangiare le carote: si mangiano perché fanno bene alla salute. Punto, più concretezza e meno parole.
Limitare le esperienze digitali e favorire quelle sensoriali (uditive, visive, olfattive, tattili…)
Questo vuol dire far leggere di più i bambini, farli giocare con gli amici, portarli in mezzo alla natura più spesso e farli stare di meno davanti allo schermo di uno smartphone, un computer o una televisione.
Mai urlare
Quando un bambino vede un adulto che gli urla contro, ne percepisce tutta la fragilità emotiva. Se si è organizzati e sicuri di sé non si urla mai, né si deve ricorrere a violenze o castighi.
Bisogna educare i figli ad essere autonomi
Lo zaino lo prepara il bambino, non la mamma. I compiti li fa il bambino, non la mamma. Serve ad insegnare al bambino a essere indipendente e autonomo nell’organizzarsi.
Non fossilizzarsi sul fatto che il figlio non ascolta mai i genitori
I figli vogliono azioni concrete e pratiche, non vogliono sentirsi dire sempre la stessa cosa. I genitori devono essere interessati al fatto che il figlio si lavi i denti prima di andare a dormire, non devono concentrarsi sul fatto che nessuno li ascolta o li ringrazia mai.
Mai chiedere un parere al bambino
Niente richieste su cosa voglia mangiare, cosa voglia indossare, dove voglia andare… I bambini non sono adulti in miniatura, sono bambini e hanno bisogno di regole, non di farsi carico di decisioni che spettano agli adulti.
Bisogna anche allentare gradualmente il controllo, soprattutto negli adolescenti
I genitori dovranno fornire una corretta resistenza che non neghi tutto, ma neanche che conceda tutto. Bisogna negoziare orari, uscite e paghetta.