Com’è la colazione italiana in vacanza?
La colazione italiana in vacanza cambia o siamo sempre attenti a come mangiamo nel primo pasto della giornata?
La prima colazione è il pasto più importante della giornata. Lo sanno gli esperti. Lo sanno anche i bambini. Dopo una lunga nottata il nostro organismo e anche la nostra mente hanno bisogno di tutti i nutrienti necessari per poter ripartire alla grande. La colazione italiana ci aiuta, ma quando siamo in vacanza riusciamo comunque a seguire uno stile di vita sano che parte da una colazione ricca?
A dirci come si comportano gli italiani in vacanza è il Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2019 di Roberta Garibaldi, che ci svela che la colazione italiana in vacanza non solo è buona e sana, ma è anche un’ottima occasione per scoprire i prodotti tipici locali (diventando quindi un’esperienza turistica da non perdere).
Gli italiani, quando prenotano in una struttura ricettiva, guardano non solo se è prevista la prima colazione, ma anche se ci sono prodotti e ricette del territorio. Così da immergersi nella cultura locale. Anche a tavola. A partire dalla prima colazione. Il 63% sarebbe disposto a pagare 2-3€ in più e il 43% fino a 5€ in più.
Anche i turisti enogastronomici sono interessati da questo aspetto: l’87% di chi è partito negli ultimi tre anni per scoprire prodotti e ricette locali vorrebbe poterlo fare fin dalla colazione. E il 75% pagherebbe sicuramente di più per farlo con 2-3€ in più, mentre il 56% è disposto a pagare anche 5€ in più.
Sprechi alimentari a colazione
I viaggiatori italiani sono attenti anche alla sostenibilità. L’84% vorrebbe che quello che non viene consumato dai clienti andasse in beneficenza. L’80%, invece, gradirebbe buone pratiche per limitare lo spreco di cibo e il 74% che fosse indicato di mettere nel piatto solo quello che si intende consumare. Così per migliorare l’esperienza ed evitare di sprecare cibo.