Arrestati sicari sparatoria Napoli: il movente
Arrestati sicari sparatoria Napoli: novità sul movente dell'agguato; ecco l'aggravante che peggiora la situazione dei due presunti colpevoli.
Arrestati sicari sparatoria Napoli: il movente è stato svelato dagli inquirenti e ci sarebbe un aggravante. Arrivano le ultime notizie da Napoli e sono buone: la polizia è riuscita a risalire all’uomo che ha sparato a Noemi: si chiama Armando del Re e, insieme a lui è stato fermato anche il fratello Antonio del Re che sarebbe stato il suo complice.
Come vi abbiamo già detto, gli investigatori sono riusciti a capire chi aveva sparato in Piazza Nazionale a Napoli grazie alle immagini registrate dalle telecamere di zona. Il presunto colpevole sarebbe Armando del Re e avrebbe avuto un complice che gli ha fornito assistenza logistica per compiere l’agguato.
Questo complice è stato anche lui individuato e arrestato: il suo nome è Antonio del Re.
È il fratello del sicario che ha sparato ferendo gravemente la bimba di 4 anni che adesso sta lottando per la sua vita nell’ospedale Santobono di Napoli. Armando del Re ha figli che hanno più o meno l’età di Noemi ma per la piccola ferita nell’agguato non ha mostrato nessuna pietà.
Giovanni Melillo, il procuratore di Napoli, lo ha riferito durante un incontro in Procura. Armando del Re avrebbe sparato a Salvatore Nurcaro, ferendo gravemente anche Noemi e sua nonna che si trovavano nelle vicinanze.
Armando del Rè è stato preso in provincia di Siena mentre Antonio del Re, il fratello, è stato catturato nei pressi di Nola, nell’hinterland napoletano. Armando del Re è accusato di tentato omicidio di Salvatore Nurcaro mentre il fratello, Antonio del Re, è accusato di concorso in tentato omicidio.
C’è un aggravante per entrambi: la premeditazione. Avrebbero seguito per giorni la vittima designata, Salvatore Nurcaro, per capire i suoi movimenti e le abitudini.
Il movente della sparatoria sembra essere stato quello personale anche se gli inquirenti, per adesso, mantengono il riserbo su quest’argomento. Si tratta, comunque, di un agguato maturato in pieno contesto camorristico.
Fortunatamente, buone notizia ci arrivano anche dall’ospedale Santobono dove è ricoverata la piccola ferita nella sparatoria: Noemi si è svegliata e ha parlato.
Due giorni fa era stato identificato l’uomo che aveva sparato a Noemi: le telecamere di sicurezza della zona erano riuscite a riprendere la targa del motorino su qui era fuggito e gli inquirenti sono risaliti così a lui. Oggi lui e il suo complice sono stati finalmente presi..