Perché Nicole Di Pietro ha perso la vita?

Quali sono le cause della morte di Nicole Di Pietro, la neonata venuta a mancare poco dopo la sua nascita. Sono 4 anni che sua madre chiede giustizia.

Nicole Di Pietro è morta. Pochissimi istanti dopo essere venuta al mondo. Lasciando nella disperazione la sua mamma e il suo papà che si preparavano ad accoglierla nella loro famiglia. Ma cosa è successo? Quali sono le cause della morte della piccolissima Nicole Di Pietro? I periti hanno cercato di ricostruire i fatti che hanno portato la piccola a salutare troppo presto il mondo nella sua bara bianca.

Nicole Di Pietro

Secondo gli esperti le cause della morte di Nicole Di Pietro andrebbero individuate nel parto e nelle condizioni di salute della neonata, già compromesse quando erano nel grembo materno. La perizia ha fatto luce su quanto è avvenuto. Il riesame degli avvenimenti ha delineato i motivi che hanno portato alla morte della neonata.

Gli esperti dell’accusa hanno raccontato in aula come è morta la figlia di Tania Egitto e Andrea Di Pietro, morta pochi minuti dopo la sua nascita. Era il 12 febbraio 2015. I suoi occhi si sono chiusi per sempre pochi istanti dopo la sua nascita. A causa di quello che è stato un parto molto difficile e doloroso, ma anche spontaneo. Proprio su questo fatto si concentra l’accusa: forse un parto cesareo avrebbe potuto avere esito diverso?

La perizia, infatti, parla di una grave sofferenza fetale della neonata, che non sarebbe stata vista dai medici. Dottori che avrebbero dovuto far nascere la piccola con un parto cesareo d’urgenza. Invece hanno continuato con il parto spontaneo. E la piccola Nicole Di Pietro è morta per arresto irreversibile delle funzioni vitali consecutivo a grave sofferenza acuta fetale, come scrivono nell’ultima perizia gli esperti convocati dall’accusa.

Dunque, la mamma non è stata assistita come doveva essere nelle sue condizioni? “Il tracciato che monitorava il travaglio di mamma Tania sarebbe stato staccato con troppo anticipo e la partoriente non sarebbe stata controllata almeno per un paio d’ore”, questo quello che aggiungono gli esperti.

I periti sottolineano che la piccola era in condizioni cliniche terminali già prima della partenza dell’ambulanza.