Tricotillomania cosa significa: cosa significa e come si cura
Scopriamo che cos'è questo disturbo e come mai può diventare anche molto grave.
Quando si parla si tricotillomania si intende un disturbo a livello psicologico che provoca un comportamento anomalo nella persona. Chi soffre di questo disturbo, prova un senso di disagio e senso di tensione, che tende a fare delle cose anche senza esserne consapevole. Ecco cos’è la tricotillomania e come si cura, a detta degli esperti.
Definizione del disturbo psichico
La tricotillomania è un impulso irrefrenabile di tirarsi e strapparsi i capelli o peli in altri zone del corpo. Si tratta di un disturbo che colpisce più spesso le donne. Il disagio insorge durante l’infanzia o nell’adolescenza e può continuare anche in età adulta.
La persona che soffre di tricotillomania, per togliersi i peli, usa non solo le mani ma anche delle pinzette o altri oggetti. I capelli sono spesso l’oggetto di sfogo di una frustrazione emotiva, ma vengono strappate anche sopracciglia, ciglia e raramente i peli sotto alle ascelle o sulla zona pubica.
Questi episodi compulsivi, sono preceduti in determinati casi da una forte tensione interna, che si trasforma in un senso di piacere e sollievo, una volta compiuto l’atto di strappare capelli.
Perché si soffre di tricotillomania
Le cause di questa malattia mentale sono diverse e colpisce chi ha vissuto episodi spiacevoli, come un lutto in famiglia, ansia, depressione o abusi durante l’infanzia o nell’adolescenza.
Quali sono i rischi
L’estirpazione dei capelli può provocare a lungo andare l’alopecia e dunque la mancata crescita del fusto. Inoltre, se la tricotillomania è accompagnata da un altro disturbo, come la tricofagia – ovvero l’ingestione dei peli dopo averli tolti dal proprio corpo – porta alla comparsa di ammassi di peli, che possono bloccare la funzione gastrointestinale.
Come curare il disturbo
La tricotillomania può essere gestita solo da professionisti, con la sola psicoterapia cognitivo-comportamentale. In questo modo si può analizzare e contrastare le cause della tensione e delle emozioni negative che provocano il comportamento anomalo. Nei casi più gravi – generalmente in età adulta alla psicoterapia si affianca un intervento farmacologico.