Sofia, la bambina fatta nascere dopo l’incidente della madre, ha aperto gli occhi

A Orbassano, in provincia di Torino, una donna incinta è stata investita. La bimba è stata fatta nascere e finalmente la piccola ha aperto gli occhi.

Terribile incidente a Orbassano, in provincia di Torino. Una donna in dolce attesa stava attraversando la strada, di ritorno da aver fatto la spesa, quando è stata investita violentemente da un’auto. Il conducente non si è nemmeno fermato.

Arrivata in ospedale, la sua bambina, che aveva subito un trauma cranico, è stata fatta nascere. E adesso la notizia che la piccola ha aperto gli occhi.

mano-bimba

 

Dall’ospedale Sant’Anna di Torino, dove si trova ricoverata la bambina, dopo che la mamma è stata soccorsa al CTO del capoluogo piemontese, arrivano belle notizie. Sofia, questo il nome che le hanno dato i genitori, ha aperto gli occhi. La bimba fatta nascere d’urgenza dopo l’incidente che ha coinvolto la mamma di soli 19 anni, che chiedeva aiuto per la sua piccola e non per lei, lotta secondo dopo secondo. Non solo ha aperto gli occhi, ma prende anche il latte.

Orbassano-ragazza-incinta-investita 1

La bambina è venuta alla luce con un parto d’urgenza. Pesava 3.3 chili. Subito le sue condizioni sono apparse gravi: il padre si chiede ancora come è possibile che una persona possa non fermarsi dopo aver investito qualcuno. E ce lo chiediamo anche noi.

Orbassano-ragazza-incinta-investita 3

E mentre la mamma è in cura per i danni subiti durante lo scontro, lo stesso fa la piccola, come sottolineato dal dottor Daniele Farina, primario di neonatologia dell’ospedale Ostetrico Ginecologico torinese: “Rispetto a ieri ci sono due segni di miglioramento: ha aperto gli occhi e ha iniziato a succhiare. Segni minimi in una situazione critica“.

Orbassano-ragazza-incinta-investita-gravi-le-condizioni-sia-per-la-mamma-che-per-la-figlia

Tutti lottano con Sofia minuto per minuto, con un’infermiera che è al suo fianco 24 ore su 24, per farle superare la sofferenza fetale grave di cui è vittima.

polizia

Bisogna aspettare 3-4 giorni prima di poterla dichiarare fuori pericolo di vita. La situazione rimane critica: gli organi più colpiti sono stati cervello, rene, fegato e polmone. “Non è stato il trauma diretto ad aver leso il feto ma, in conseguenza al trauma subito dalla madre, è diminuito il sangue all’interno dell’utero e il feto ha avuto carenza di ossigeno“.