Pamela Perricciolo confessa tutto
La terza del trio ha confessato tutto a Selvaggia Lucarelli. Dagospia ha anticipato un pezzo dell'intervista. Ecco cosa ha detto
Il cerchio ormai è bello che chiuso: anche Pamela Perricciolo, o meglio conosciuta come Donna Pamela ha vuotato il sacco. La seconda manager di Pamela Prati, ha confessato tutto quello che c’è dietro a questa ridicola storia a Selvaggia Lucarelli. L’intervista sarà presto pubblicata sul Fatto.
Intanto abbiamo qualche anticipazione che, se fosse vera, svelerebbe ogni mistero ma smarcherebbe di nuovo le menzogne di Eliana Michelazzo e Pamela Parati. A svelare qualche dettaglio è la stessa Selvaggia sul suo profilo Instagram.
Le prime parole di Donna Pamela sono state:
“Tutte e tre abbiamo delle responsabilità in questa storia, la password dell’account di Marck Caltagirone la ha Pamela Prati.”
“Simone Coppi? È un fake inventando tanti anni fa, gestito anche dalla Michelazzo.”
La Perricciolo spiega inoltre com’è stata architettata tutta la storia:
“Noi tre avevamo firmato da un legale un accordo di riservatezza, quindi tutte abbiamo interesse a tacere, no?!”
Sul perché Pamela Prati aveva inventato questa assurda, ma anche triste storia, aveva indagato Dagospia. Secondo il giornale la Prati aveva forti debiti di gioco. Donna Pamela conferma:
“È stato un gioco, non ci sono colpe legali, io ho deciso di dire la verità ma le altre due non lo faranno mai. Eliana prende 7000 euro a puntata dalla D’Urso, io non voglio né soldi né la TV.
Pamela ha dei debiti, il cachet di Domenica In le è stato pignorato”
Insomma l’inchiesta avviata da Dagospia mesi fa ormai era reale. Il giornale non aveva sbagliato nulla. Ora le dichiarazioni della Perricciolo rimettono tutto in gioco. In ultimo la confessione della Prati avvenuta a Verissimo da Silvia Toffanin.
In pochi le avevan creduto e infatti c’è ancora qualcosa che non torna. Non sappiamo da che parte sta la verità ma tutte e tre hanno riempito di balle tutti quanti.
Non appena sarà possibile pubblicheremo l’intervista integrale.