La scomparsa di Ylenia Carrisi

Dopo 25 anni dalla sua scomparsa, Al Bano torna a parlare e confidarsi su sua figlia. Ecco cosa ha detto:

Dopo un intervista al settimanale Oggi, Al Bano dopo anni di dolore e di speranza, è tornato a parlare della sua amata figlia scomparsa nel 1993, a New Orlans, Ylenia Carrisi. Chi non ricorda la sua storia, mai risolta e ancora oggi un mistero. In attesa del concerto che si terrà a Mosca, il suo pensiero va alla sua Ylenia:

“Oggi più di ieri ho pensato a Ylenia. È con lei che sono venuto a Mosca per la prima volta. Quando sono tornato in città il pensiero è voltato verso di lei. Ricordo che in un mese imparò il russo. Lo parlava correttamente. Amava passeggiare nella Piazza Rossa e, in suo ricordo, sono tornato proprio lì. Sentivo la sua presenza al mio fianco.”

Sono passati circa venticinque anni da quell’ultima telefonata. Ylenia era una ragazza ribelle, che voleva cercare il suo scopo nella vita. Tutto è iniziato quando la famiglia, si è recata negli States, in vacanza. Romina voleva andare a trascorrere un po’ di tempo con sua sorella, ma qui tutto ebbe inizio.

Durante questi giorni, Ylenia conobbe un uomo di circa sessantanni, da cui rimase affascinata. Un uomo che a Romina e Al Bano non piaceva affatto, una specie guida spirituale, di nome Alexander Masakela, che iniziò a condizionare i suoi pensieri. Le regalò anche un libro: New Think di Edward De Bono, il manuale del pensiero laterale e dei metodi di deduzione creativi.

Ylenia iniziò a leggerlo e tornata a casa decise di lasciare gli studi e chiese a suo padre di poter andare in Belize, perché voleva vedere la vita dei senzatetto, aveva bisogno di fare quell’esperienza, aveva bisogno di ritrovare se stessa. Alla fine Al Bano acconsentì al suo viaggio.

La sua ultima chiamata la ricevettero il giorno di Capodanno. Al Bano sentì la sua voce diversa, confusa e disorientata e quando le chiese dove si trovasse, la ragazza gli rispose: “che importanza ha?”

Da quel momento non ebbero più notizia della loro figlia. Il giorno successivo il cantante ne denunciò la scomparsa e da quel momento partirono le ricerche di Ylenia.

La ragazza non era stata dove aveva detto ai suoi genitori, ma si era recata a New Orlans e aveva preso una stanza di hotel, dove dormiva con il sessantenne, in due letti separati. L’uomo aveva lasciato l’albergo, subito dopo la scomparsa di Ylenia.

Fu lasciato libero e tornò a casa sua, dove conviveva con una donna. Vennero anche intervistati diversi vicini e la stessa convivente che raccontarono in televisione, che l’uomo era solito condizionare ragazze giovani e portarle alla droga.

Al Bano e Romina hanno iniziato una loro ricerca personale, per le strade della città, afflitti dal dolore.

Ci fu un testimone, un uomo disse di aver visto, una sera, una ragazza bionda, seduta sulla banchina del Mississipi, con le gambe rivolte verso il fiume. Quando intervenne e le chiese di scendere, lei gridò di appartenere alle acque e poi si gettò. Il suo corpo non venne mai ritrovato. Non era in se, era sicuramente sotto effetto di stupefacenti. Guardando una sua foto, inizialmente, il testimone non la riconobbe, più in la, guardandone un’altra, dichiarò che avrebbe potuto essere lei, ma non ne era certo.

Non ci sono mai state prove contro il sessantenne e negli anni di ricerche, cambiò nomi e documenti, ma sempre in modo illegale.

La sua posizione, nel caso di Ylenia rimarrà per sempre un punto interrogativo.

Nel 2014, Al Bano ha ottenuto il riconoscimento di morte presunta (dopo il primo anno di ricerche per lui era chiaro fosse morta), mentre Romina continua a sperare e a non credere alla storiella del fiume.

I due hanno separato le proprie strade e nell’intervista Al Bano si è anche dichiarato dispiaciuto del rapporto tra lei e la Lecciso. Inizialmente si parlavano, ma poi hanno interrotto ogni rapporto: “dovrebbero incontrarsi e affrontare il loro risentimento. Io non posso fare nulla, tutto dipende da loro”.

Di seguito, un video ricordo di un esibizione di Ylenia e la sua mamma, Romina Power: