Allevatore di pitbull da combattimento picchiato

Aggressione all'uomo che allevava pitbull per farli combattere

Aveva già ricevuto varie minacce da animalisti estremisti e volontari molto esasperati, ma lui, continuava impassibile la sua sporca attività, sotto gli occhi di tutti, polizia compresa. Ciò che è accaduto non è giustificabile, ma un pochino, in cuor nostro non ci dispiace, diciamo che ha provato per cinque minuti ciò che lui fa per abitudine e per vivere.

Nello stato di Detroit negli Stati Uniti, un uomo sospettato di essere un allevatore di cani è stato attaccato nel modo più brutale. L’uomo di 52 anni è stato legato, picchiato e torturato da tre uomini mascherati che lo hanno affrontato a casa. La vittima ha riportato costole rotte, dita rotte e persino il taglio di  un lobo.

La polizia crede che l’uomo sia stato attaccato a causa della sua operazione di allevamento del pitbull che potrebbe essere legata al combattimento con i cani.

Il cugino della vittima, nella foto qui sotto, Marty Johnson, ha confermato di aver trovato lui stesso l’uomo in condizioni pietose.

Circa 16 pitbull, a catena, sottopeso e con orecchie e code mozzate, sono stati trovati nel cortile di casa dell’uomo a Detroit, almeno un’altra dozzina nelle stesse condizioni nel seminterrato della sua proprietà. La famiglia dell’uomo insiste sul fatto che non è coinvolto in lotte clandestine ma che è appassionato della razza e li alleva solo per venderli.

“No, non combatte con i cani, li ama sin da bambino!”, ha spiegato il fratello della vittima. Ovviamente nessuno gli crede viste le pessime condizioni in cui i cani sono stati ritrovati, tra l’altro, aggressivi al massimo, non sono neanche adottabili.

La vittima si sta riprendendo in ospedale e, indovinate un pò…le sue accuse sono inferiori a quelle dei suoi aggressori, rintracciati due giorni dopo hanno confessato di averlo picchiata perché maltratta e fa lotte clandestine con i pittbul, facendoli morire in modo tremendo.