Kailey Holian e il suo avvertimento sull’annegamento silenzioso
"Mio figlio è annegato mentre era vicino a me. Vi prego fate che la sua storia salvi la vita dei vostri figli". Il racconto disperato di una madre.
La protagonista di questa storia, è una mamma addolorata che ha deciso di condividere la morte di suo figlio con il mondo, con la speranza di essere d’aiuto a tante altre mamme. Il suo nome è Kailey Holian ed ha perso suo figlio Weston circa tre anni fa: “non sarò mai in grado di descrivere il dolore che ho provato in ogni momento da allora”.
“Non è facile per me, ma la sua storia deve essere raccontata”.
Era il 2016, quando Kailey si è recata a casa di una sua amica, insieme a suo figlio, per godersi una giornata nella sua piscina, come riporta Mirror. “Mi trovavo a tre metri di distanza da lui. Abbastanza vicina da sentire qualsiasi suo sforzo. Abbastanza vicina da sentire gli schizzi d’acqua. Quel giorno, nulla ha avuto importanza. L’annegamento è silenzioso.
Ci volle meno di un minuto perché i muscoli di Weston si paralizzassero. Mio figlio “silenziosamente” scivolò sott’acqua e i suoi polmoni si riempirono. Quando Ava si rese conto di ciò che stava accadendo, iniziò ad urlare.
L’ambulanza arrivò nel giro di poco tempo, ma durante il trasporto in ospedale, Weston entrò in coma. Perse tutte le funzioni cerebrali, non si sarebbe mai svegliato, il peggior incubo di ogni mamma era ormai la mia realtà.
Sapeva nuotare, amava nuotare. L’acqua era sempre stata terapeutica per lui. L’amava. Aveva imparato a nuotare da piccolo piccolo.
Ho sempre avvertito lui e sua sorella sulla pericolosità dell’acqua. Ecco perché li avevo iscritti alle lezioni di nuoto. Weston è morto facendo ciò che più amava.
Tra poche settimane sarà il terzo anniversario della sua morte ed io ho deciso di parlare con tutte le mamme, di questo “annegamento silenzioso”. Non ci sono schizzi, ne grida d’aiuto. Niente attirerà la vostra attenzione, finché non sarà troppo tardi. L’annegamento avviene sott’acqua. Qualsiasi cosa abbiate visto in TV, dimenticatela. Non aspettatevi segnali di annegamento, segnali di pericolo, perché non accadrà.
Dopo la sua morte, ho deciso di donare i suoi organi. Il cuore di mio figlio, vive in un bambino di 9 mesi, dell’Arizona.
Non ho mai sprecato un minuto della vita di Weston. Nemmeno dopo la sua morte. Non c’è nulla di naturale o accettabile nel fatto che un bambino abbia perso la vita, ma lui è riuscito a renderla una bellissima tragedia.
Per favore, lasciate che Weston sia la vostra ispirazione per questa estate. Non dimenticate mai cosa gli è accaduto. Lasciate che la sua morte, salvi la vita dei vostri figli. Non voglio pietà, non voglio che vi dispiaccia per me. Voglio solo che mi promettiate che la prossima volta che portate i vostri figli in piscina, vi ricorderete di Weston.
Ricordatelo e lasciate che la sua storia cambi il modo in cui vi sentite quando siete vicino all’acqua. Io non potrò mai più tenere in braccio mio figlio. E’ un dolore che non posso mai spiegare, posso solo sperare e pregare che la sua storia salverà gli altri”.