Giffoni 2019: il diario dal sesto giorno di Festival
Il Re Leone arriva al Giffoni Film Festival
Protagonista assoluto di questa sesta giornata al Giffoni Film Festival, ormai arrivato al suo giro di boa, è Il Re Leone, il nuovissimo live action tratto dall’omonimo cartone animato, che vedremo in sala dal 21 Agosto. Ad accompagnare il film? I doppiatori italiani di Timon e Pumbaa: Edoardo Leo e Stefano Fresi.
Dopo 25 anni Il Re Leone torna al cinema, ma questa volta in una veste più moderna. Il live action de Il Re Leone sarà nelle nostre sale dal 21 Agosto, ma i giffoners del Giffoni Film Festival hanno avuto l’opportunità di vedere il film in super anteprima. Ad accompagnare la nuova fatica del regista Jon Favreau ci sono i doppiatori italiani di Timon e Pumbaa, Edoardo Leo e Stefano Fresi, che nella versione originale sono doppiati da Billy Eichner e Seth Rogen.
Fresi e Leo hanno conquistato il pubblico sotto una pioggia di palloncini e coriandoli con il sottofondo della splendida colonna sonora del film firmata da Hans Zimmer. E sono stati loro a chiedere foto e selfie prima ai fotografi e poi ai bambini che li attendono con trepidazione in sala. Abbracciati alla versione peluche dei rispettivi alter ego animati, hanno incontrata poco prima la stampa, curiosissima di guardare la premiere del film con i piccoli giurati. “Quando io ero piccolo – scherza Edoardo Leo – Giffoni era ancora in bianco e nero”. L’attore e regista racconta di aver sentito parlare da anni del festival ma di aver davvero vissuto la magia dell’evento quando vi ha partecipato per la prima volta. Leo, ricollegandosi al tema ambientale del Festival, ne ha anche approfittato per fare un paragone e un appello: “Quello che ci tengo a dire è che la realtà del film esiste veramente, in Africa. E non sappiamo ancora per quanto il mondo immortalato in questi film, ‘congelato’ al 2019, continuerà a esistere. È compito nostro, vostro far rimanere quella natura immacolata, e sta a noi difenderla, altrimenti non la vedremo mai più“.
Il ritorno, stavolta, è stato decisamente in pompa magna: “Quando ti dicono che Giffoni è pazzesco pensi che sia figo e basta, insomma un festival come gli altri. E invece no, appena ci metti piede ti rendi conto che è qualcosa di totalmente diverso dal resto e assolutamente cruciale al giorno d’oggi in cui cinema e cultura sembrano argomenti noiosi. Qui i ragazzi sono davvero appassionati ed entusiasti di incontrare gli artisti, il che mette decisamente in una condizione di responsabilità. Ricordo quando da bambino incontravo un artista e mi sembrava un faro. Ecco, non dico di esserlo, ma da persona molto attiva sui social cerco di stare attento al messaggio che propongo”.
Chi chiede a Stefano Fresi cosa pensi del tema 2019, Aria, si sente rispondere con una battuta: “Parlare di aria con Pumbaa è pericoloso e per far rispondere lui non saprei bene dove posizionargli il microfono. Battute a parte, Giffoni mi è mancato molto in questi anni di assenza perché non ho mai ricevuto domande così intelligenti, i giurati sanno cose di me e del mio lavoro che neppure mia madre conosce, sono preparatissimi”.
A differenza di quanto potrebbe farci credere il Pumbaa di Fresi, Il Re Leone non ha del tutto monopolizzato questa giornata al Giffoni Film Festival. Infatti, ad animare la giornata c’è stato anche Stefano Accorsi, premiato con l’Experience Awards e che era venuto per la prima volta al Giffoni Film Festival nel 1999, quando ancora era un giovanissimo e inesperto attore. “Di questo Festival conservo sempre un ricordo bellissimo, qui trovai la semplicità del contatto e l’immediatezza“, ha raccontato. “È meravigliosa la contaminazione, trovarsi la sera a cena tutti insieme e raccontarsi senza limiti. Questo Festival ci dice a chiare lettere che la passione è fondamentale e diventa importante ogni giorno di più”.
La giornata continua con le giovanissime Ludovica Nasti ed Elisa Del Genio, protagoniste dell’acclamata L’Amica Geniale di Saverio Costanzo, serie Hbo-Rai Fiction e TimVision, prodotta da Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Wildside e da Domenico Procacci per Fandango. Le due ragazzine hanno incontrato i protagonisti del Giffoni in sala Truffaut, una sala ghermita che ha lasciato senza giato le giovani Nasti e Del Genio. “Abbiamo iniziato a immaginare il progetto già nel 2013 e il successo letterario ci ha aiutato a trovare un partner come HBO. Una prima volta per la Rai, ma una prima volta anche per la HBO, che mai prima de L’Amica Geniale aveva realizzato un prodotto non in lingua inglese e per di più in dialetto“, ha precisato Eleonora Andreatta, Direttore Rai Fiction sul palco con le attrici per un saluto e protagonista di una bellissima Masterclass.
“Non è stato difficile interpretare Elena e Lila – concordano le due protagoniste – Saverio (Costanzo, il regista, ndr) ci ha sempre
detto di essere noi stesse e l’abbiamo fatto“. “Per prepararmi al ruolo ho chiesto a mia nonna, che quegli anni li ha vissuti”aggiunge Ludovica, che un’idea sull’infanzia nel dopoguerra se l’è fatta e anche chiara: “Era più facile capire la vera amicizia: senza tv e senza telefoni si era più a contatto con le persone“. Chi tra Elena e Lila è la vera amica geniale? “Lo sono tutte e due. Lila sembra più decisa, ma poi è Elena quella davvero determinata. Insomma si danno il cambio. Poi ognuno leggendo il libro e vedendo la serie si è fatto un’opinione diversa, no?” dice la sveglissima Nasti. Ma meglio leggere il libro o vedere il film? “Bisogna fare tutti e due: il libro ti emoziona perché ti immagini i personaggi, mentre il film ti fa vivere le cose in maniera diversa“