Codice Rosso, cosa dice la legge
Codice rosso, la legge è diventata realtà: ma sappiamo tutti cosa è contenuto nel testo e cosa cambia per le donne vittime di violenza?
In questi giorni si parla molto dell’approvazione da parte del Senato del Codice Rosso, cioè un testo formato da 21 articoli che modifica il Codice Penale, il Codice di Procedura Penale e altre disposizioni vigenti in materia di tutela e protezione delle vittime di violenza domestica e di genere.
Grazie al Codice Rosso, vengono introdotti i nuovi reati di violenza domestica o di genere. Di questi reati fanno parte il reato di maltrattamento contro famigliari o conviventi, la violenza sessuale aggravata o di gruppo, gli atti sessuali con minorenni, gli atti persecutori o le lesioni aggravate commesse in ambito famigliare o di relazioni di convivenza.
Grazie all’approvazione del Codice Rosso, vengono aggiunte nuove disposizioni penali che intensificano le sanzioni previste e inseriscono nuove previsioni processuali. Ma in concreto, di cosa parla. Ecco i punti salienti della nuova legge contro le violenze di genere.
Maltrattamenti e atti persecutori
Ne parla l’articolo 9 del Codice Rosso e riguarda maltrattamenti contro famigliari e conviventi, oltre che atti persecutori. Le pene minime vengono aumentate fino a 3 anni, con pene massime fino a 7 anni. Nel caso il maltrattamento o l’atto persecutorio provocasse gravi lesioni personali, la carcerazione andrebbe da 4 a 9 anni, mentre con lesioni gravissime da 7 a 15 anni. In caso di morte, poi, la reclusione raddoppia da 12 a 24 anni. Se il maltrattamento viene compiuto davanti a un minorenne, a una donna in gravidanza o un disabile, si hanno delle aggravanti. Esattamente poi come per lo stalking, anche a questo reato potrà essere applicata la sorveglianza speciale.
Revenge Porn
Da adesso anche chi condivide solamente le immagini potrà essere punito. Questo perché è stato introdotto il nuovo reato di Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (art. 612-ter c.p.), il cosiddetto Revenge Porn. Chi realizzata o diffonde immagini o video privati, sessualmente espliciti, senza il consenso delle persone filmante per danneggiarle, vendetta o rivalsa personale, sarà punito con reclusione da 1 a 6 anni e con multa da 5.000 a 15.000 euro. Ci sono aggravanti nel caso sia un coniuge, separato o divorziato o una persona legata affettivamente a compiere il gesto.
Deformazione dell’aspetto della persona con lesioni permanenti al viso
Chi causa ciò subirà una reclusione da 8 a 14 anni. Nel caso lo sfregio comporti la morte della vittima, si parla di ergastolo. Inoltre in caso di condanna, automaticamente il condannato sarà interdetto per sempre da qualsiasi ufficio che sia inerente la tutela, la cura, l’amministrazione e il sostegno.
Matrimonio forzato
Importante anche l’introduzione del delitto di Costrizione o induzione al matrimonio (art. 558-bis c.p.). Verrà punito con la reclusione da 1 a 5 anni chiunque con violenza o minacce costringa una persona a sposarsi (anche unione civile). Verrà punito anche quando il fatto viene compiuto all’estero da un cittadino italiano o da uno straniero residente in Italia.
Ergastolo per omicidio aggravato
L’articolo 11 del Codice Rosso va a modificare l’art. 577 del Codice Penale. Le aggravanti verranno comminate anche quando un omicidio aggravato da relazioni personali viene compiuto in caso di relazione affettiva senza stabile convivenza o con stabile convivenza, ma senza relazione affettiva. Il che permetterà l’applicazione dell’ergastolo.
Lesioni permanenti personali
Pena da 8 a 14 anni di carcere per chi provoca lesioni permanenti gravissime (deformazione o sfregio permanente del viso).
Violenza sessuale
Grazie all’articolo 13 del Codice Rosso, in caso di violenza sessuale su minore la pena partirà da un minimo di 10 a un massimo di 24 anni di reclusione.
Velocizzazione delle indagini e dei processi
Gli articoli 1, 2 e 3 cercano di velocizzare indagini e procedimenti soprattutto per quanto riguarda i reati di volenza di genere o domestica. La polizia giudiziaria dovrà comunicare subito, anche oralmente, i reati al PM. Questo vuol dire che la polizia giudiziaria sarà tenuta ad attivarsi immediatamente, escludendo di perdere tempo a valutare ragioni o urgenza. Il PM, poi, avrà massimo tre giorni di tempo per ricevere tutte le informazioni del caso per evitare pericoli e aggravamento della situazione.
Divieto di allontanamento/avvicinamento della casa famigliare
Verrà utilizzato il braccialetto elettronico sia per evitare che ci si possa allontanare dalla casa di famiglia, sia che ci si possa avvicinare. Se si violano queste norme, ci sarà un nuovo reato con reclusione da 6 mesi a 3 anni.
Comunicazione alla persona offesa, difensore e giudice civile
Ci sarà l’obbligo di comunicare alle vittime e ai loro difensori eventuali provvedimenti di scarcerazione o di fine di misure cautelari o di sicurezza detentiva. Inoltre nel caso di procedimenti civili con separazione dei coniugi, cause relative a figli minorenni o che parlano di potestà genitoriale, il giudice penale deve trasmettere subito al giudice civile eventuali ordinanze riferite a misure cautelari personali, sentenze, archiviazioni o avvisi di termine delle indagini preliminari.
Percorsi di recupero psicologico
I condannati per reati sessuali, per diminuire il rischio di recidive, potranno essere sottoposti a trattamenti psicologici.
Orfani per femminicidio
Stanziati 7 milioni di euro dal 2020 per gli orfani da femminicidio.