Stromboli, allarme tsunami se collassa la Sciara del Fuoco

Stromboli, l'Ingv: "È massima allerta. Pericolo di uno tsunami più grande, non avvicinatevi". Ecco cosa sta succedendo

Stromboli, l’ allerta dell’Ingv: “Allarme tsunami se collassa la Sciara del Fuoco”.

Stromboli, dopo l’eruzione avvenuta ieri è massima allerta tra i geologi che stanno monitorando il vulcano.

Il presidente dell’Ingv, l’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Carlo Doglioni, ha avvertito tutti:

“I turisti devono prestare la massima attenzione e seguire scrupolosamente le indicazioni della Protezione Civile Nazionale e Regionale e del sindaco di Lipari”.

Poi ha voluto spiegare che oltre al pericolo vulcanico esiste anche un pericolo molto più grande perché può verificarsi uno tsunami più grande di quello che già è avvenuto ieri e che ha interessato tutta l’area del vulcano facendo salire la colonna eruttiva ad un’ altezza superiore ai 2 km, generando un’onda di 20 cm a causa dell’arrivo in mare del materiale piroclastico eruttato.

Ed ha aggiunto: “Nel caso però in cui collassi una parte del fianco della Sciara del Fuoco, oppure in cui ci sia un’ulteriore eruzione maggiore, l’ingresso di questi volumi in mare potrebbero comportare l’innesco di uno tsunami più grande“.

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Doglioni ha raccomandato tutti i turisti che nei prossimi giorni non potranno salire sul vulcano e nemmeno avvicinarsi con le barche: “La navigazione privata verrà probabilmente interdetta dalla Protezione Civile, una precauzione giusta da mettere in atto”.

Il presidente dell’Ingv ha voluto spiegare che oltre al rischio vulcanico dovuto alle eruzioni, per lo Stromboli esiste anche un pericolo tsunami nel caso collassi una parte del fianco della Sciara del Fuoco, oppure nel caso in cui ci sia un’ ulteriore eruzione più grande ed ha raccomandato a tutti i turisti e residenti di rispettare i divieti.

I geologi sono in allarme proprio per il rischio di cedimento della cosiddetta Sciara del Fuoco che è la depressione situata lungo il fianco settentrionale dell’isola e che si è formata migliaia di anni fa in seguito a un crollo.

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Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, ha ammesso di essere preoccupato per la “segnalazione di imbarcazioni che scappavano dalla sciara del fuoco verso il mare aperto per sfuggire alla caduta dei flussi piroclastici”.

Infatti, dal 3 luglio è stato emesso un divieto alla navigazione nell’arco di un chilometro dalla Sciara del Fuoco e quest’obbligo deve essere rispettato da tutti. Il capo della Protezione Civile ha aggiunto: “Abbiamo chiesto un potenziamento dei controlli da parte delle capitanerie di porto”. La quantità di materiale che è finito in mare non ha provocato una grande onda, infatti si è creata una piccola onda di Tsunami di 30 cm, quest’ onda è stata registrata e segnalata con un sistema di sirene che immediatamente si è attivato ed ha funzionato.