Rose e il suo amato cane
Rose riesce a scappare da suo marito grazie al suo amato cane
I protagonisti sono, Rose, suo marito e il cane di famiglia, Bay, poi si aggiunge un martello. Saranno i vicini a raccontare che le litigate tra la coppia erano all’ordine del giorno, diranno anche che negli ultimi tempi le cose erano peggiorate. L’uomo teneva vicino a se la moglie ricattandola con il cane, che se fosse andata via, il cane doveva lasciarlo. Rose, legatissima al suo Bay sopportava silente ogni giorno.
Arriva una sera, chissà l’alcol o cosa di peggio, l’uomo prende un martello e rincorre la moglie, quello che sta per accadere potrebbe essere qualcosa senza ritorno. Qui interviene per la prima volta Bay, non lo aveva mai fatto, si era sempre nascosto sotto al letto, ma quella sera ha capito che sarebbe stata l’ultima. Bay dà un morso al polpaccio dell’uomo, molto forte, non era una stretta per distrarlo, l’uomo cade a terra e per stringersi la ferita lascia il martello. La donna apre la porta, chiama Bay e va via. Quella sera sarà l’ultima ma
Rose si reca nella casa di protezione per donne maltrattate, aveva già i riferimenti, ma viene messa alla porta inizialmente per il cane, lui non poteva entrare. Rose non ci pensa proprio a desistere e fa presente che facendo questo la costringono a tornare indietro da suo marito, Bay sta dove sta lei.
La donna quella notte dormirà lì, con di fianco il suo cane, e anche nelle notti seguenti, non solo, Rose aprirà un nuovo spiraglio nella vita delle donne che subiscono in casa.
Susan, la responsabile prende spunto da Rose e Bay, sono passati già otto anni da questa storia, come Rose, si scoprirà, molte donne non lasciavano la casa coniugale perché minacciate di far del male al cane di famiglia.
Adesso i cani sono accettati in tutte le strutture per sostegno, si è capito che sono, almeno per alcuni, uguali ai figli. Complimenti Bay per il morso, preciso e ben assestato!