Cosenza, bambino di tre anni aggredito per essersi avvicinato ad una bambina in carrozzina.
COSENZA: bambino di tre anni si avvicina ad una carrozzina, ma il padre della neonata, lo colpisce con un calcio. Ecco cosa è successo.
L’episodio si è verificato pochi giorni fa a Cosenza e adesso è arrivata la notizia che l’aggressore è stato identificato. Si tratta di un uomo, che si trovava con sua moglie, fratello di un pentito della camorra, che vive sotto protezione. L’uomo stava passeggiando con sua moglie e la loro bambina, dentro la carrozzina.
Un bambino di tre anni, di origine marocchina, si è avvicinato alla piccola, probabilmente voleva vedere il suo viso, ma il papà non ha apprezzato il gesto e lo ha scacciato, colpendolo con un calcio all’addome.
I passanti sono subito intervenuti per calmare il bambino ed hanno allertato forze dell’ordine e un’ambulanza.
I genitori del bimbo marocchino sono intervenuti ed hanno denunciato quanto accaduto alla Questura di Cosenza.
Secondo quanto riportato, il bambino si trovava con i suoi fratelli più grandi e quando questi hanno riferito l’accaduto alla mamma, quest’ultima è andata ad affrontare l’uomo che aveva aggredito il piccolo, ma lui continuava a ripetere che non capiva cosa volesse ne di cosa parlasse.
Il papà del piccolo ha, invece, raccontato, che suo figlio è stato visitato dai paramedici e che per fortuna non ha riportato gravi danni, ma che psicologicamente, è rimasto traumatizzato da quanto accaduto. Continua a domandare a sua madre e suo padre cosa ha fatto di sbagliato a quella bimba e perché quel signore gli abbia tirato un calcio. Anche gli altri figli, sono arrabbiati e sempre di malumore, per ciò che è stato fatto al loro fratellino.
“Vivo in italia da 25 anni. I miei figli sono nati e cresciuti qui, non mi era mai capitata una cosa del genere. C’è stata anche tanta gente coraggiosa, come la ragazza che ha denunciato tutto su Facebook. In tanti mi hanno espresso solidarietà. La polizia è stata rapida e ha trovato subito l’aggressore. Vorrei capire come ha fatto, proprio lui che ha una figlia, che la stava portando in giro in passeggino, a prendersela con un piccolino di tre anni. È incomprensibile l’aggressione immotivata di un adulto. Ma quella di un bambino è intollerabile”, ha concluso il papà del bambino.
Le forze dell’ordine hanno visionato le telecamere della zona, ma non sono riuscite, a trovare l’esatto momento dell’aggressione. Così hanno provato ad identificare i passanti, che hanno testimoniato in favore del piccolo e grazie a loro, gli agenti sono riusciti ad identificare l’uomo e la donna con il passeggino.
Quest’ultimi sono stati allontanati dalla zona e trasferiti fuori dalla Calabria, sotto protezione.
Notizia in aggiornamento.