Tavazzano, pitbull fugge dal controllo del padrone e aggredisce un passante con il sui cane.

Pitbull fugge dal controllo del padrone e aggredisce un uomo a passeggio con il suo cane: "ho visto la morte in faccia. Il mio Pippo è stato meno fortunato". Ecco cosa e dove è successo

L’episodio si è verificato alcuni giorni fa a Tavazzano, un paese in provincia di Lodi. Un consigliere comunale, Germano Fradegrada, stava passeggiando per le strade con il suo cane, un meticcio di nome Pippo, quando un pit bull li ha aggrediti. Quest’ultimo è fuggito dal controllo del suo padrone e si è subito avventato contro i due.

Purtroppo il piccolo Pippo è morto subito, per la gravità delle ferite riportate dai morsi del pit bull. Germano è stato invece ricoverato in ospedale, con diversi ferite alle gambe e alle mani. Ha raccontato di aver visto la morte in faccia e di essersi messo davvero paura.

Dopo l’episodio è intervenuto il sindaco Francesco Morosini, che che ha dichiarato che d’ora in poi i cani delle razze ritenute pericolose, dovranno indossare obbligatoriamente, durante le passeggiate, una museruola e un guinzaglio corto. Non solo, i padroni dovranno rafforzare le recinzioni delle proprie abitazioni ed assicurarsi che il cane non possa ne uscire, ne sporgersi con il muso fuori dai cancelli e dalle ringhiere, poiché potrebbero mordere un passante.

“Si tratta di una questione di cultura e di convivenza civile. Ci sono regole che devono essere rispettate, che nessuno conosce, spesso nemmeno la polizia locale. È meglio rafforzare il concetto e chiarire a tutti i proprietari degli animali che cosa possono e cosa non possono fare”, questo è quanto dichiarato dal primo cittadino.

“Una volta esisteva una Black List per le razze pericolose che adesso non c’è più”, ha proseguito il sindaco. “I comuni però, possono emettere delle ordinanze per obbligare i proprietari dei cani di grossa taglia a mettere ai propri animali, la museruola. Dovranno applicarla nei luoghi pubblici, altrimenti saranno soggetti a sanzioni fino a €500”.

Questi norme ci sono già. Sono norme di buon senso contenute nell’ordinanza ministeriale, ma che non vengono rispettate.

Quando al sindaco è stato domandato come l’avessero presa gli animalisti, lui ha risposto: “per ora nessuna protesta”.

“La colpa del comportamento di un cane è del padrone. Nel caso del padrone di questo pitbull, sono state trovate altre violazioni. L’animale è stato messo in quarantena e poi è stato restituito al suo proprietario. Adesso dopo il periodo di arresti domiciliari che gli è stato imposto, dovrà portare sempre la museruola”.