Silvio Berlusconi indagato per il fallito attentato a Maurizio Costanzo nel 1993

Silvio Berlusconi, l’ex Presidente del Consiglio, è ora indagato per il fallito attentano avvenuto nel 1993 a Roma nei confronti del giornalista televisivo Maurizio Costanzo. Lo si apprende dalla documentazione rilasciata dai pm della Procura di Firenze.

La nota è arrivata ai legali dell’ex Premier ed è stata depositata alla Corte d’Assise d’Appello di Palermo nel processo in corso sulla trattativa Stato – Mafia.

L’attentato nei confronti di Maurizio Costanzo, conosciuto meglio come “attentato di via Fauro” è un’azione dinamitarda avvenuta nel 14 maggio del 1993 a Roma. Nell’auto del giornalista e marito di Maria De Filippi era stata piazzata una bomba.

In quell’occasione l’autobomba, imbottita con 100 chilogrammi di esplosivo, fortunatamente non provocò vittime, ma fece 24 feriti tra autista e guardie del corpo del giornalista. Un’intera palazzina limitrofa fu evacuata.

Oggi, il 26 Settembre 2019, la Procura Toscana ha reso noto di ipotizzare il coinvolgimento diretto anche di Silvio Berlusconi nell’attentato, in qualità di mandante. In quel periodo Maurizio Costanzo era costantemente impegnato in inchieste anti mafia.

Stando alle accuse riportate nei confronti dell’ex premier, l’uomo sarebbe coinvolto per aver agito in concorso con Cosa nostra. L’accusa è di essere coinvolto nell’intera pianificazione stragista. Oltre all’attentato a Maurizio Costanzo, si contesta il mancato omicidio del pentito Salvatore Contorno del 14 aprile del 1994 a Formello.

A richiedere la documentazione riguardante la accuse nei confronti di Silvio Berlusconi sono stati proprio i suoi legali, in vista della deposizione che il loro cliente avrebbe dovuto rendere al processo.

Gli avvocati del leader di Forza Italia hanno presentato istanza per sapere se il loro assistito è indagato in procedimenti connessi a quello in corso a Palermo.