Buondì Motta, lo spot che ha fatto infuriare Napoli
Buondì Motta lancia la campagna per una colazione a prova di "deficienza artificiale": l'ultimo spot, però, ha fatto infuriare Napoli
Buondì Motta fa parlare ancora di se per le sue campagne pubblicitarie irriverenti. Dopo l’asteroide che ha sterminato una famiglia e dopo gli zombie, eccoci qui a parlare di deficienza artificiale. Peccato che il nuovo spot ha fatto letteralmente infuriare tutta Napoli.
Le merendine Buondì della Motta o le ami o le odi, ma i suoi spot non passano inosservati. Sui social è di nuovo mare di polemiche per l’ultima campagna pubblicitaria. Già la serie di spot in cui una bambina diceva di volere una colazione sana e gustosa aveva fatto discutere, per la scelta di sterminare tutta la sua famiglia. In seguito anche gli zombie hanno destato perplessità: c’era chi aveva paura potessero spaventare i bambini.
Oggi si parla di deficienza artificiale, con la classica famiglia italiana a tavola per la prima colazione, insieme a Enza, un’assistente artificiale come Google Home o Amazon Echo, che parla con mamma, papà e due figli. “Buondì Motta, la colazione a prova di deficienza artificiale”. Ma non a prova di polemiche, visto che il secondo video della campagna tira in ballo i cantanti neomelodici e ha fatto infuriare Napoli.
Buondì Motta, la colazione a prova di deficienza artificiale episodio II
L’agenzia Connexia per Motta ha realizzato uno spot in cui l’assistente artificiale letteralmente minaccia la famiglia: “Ditemi come può una colazione essere leggera e nutriente allo stesso tempo. Oppure…musica Napoli”. Ed ecco partire un brano neomelodico tipico della tradizione musicale parteneopea.
Apriti cielo. La campagna sui social è stata accusata di razzismo, di portare avanti stereotipi duri a morire, di rappresentare Napoli solo per la sua canzone neomelodica e non per tutto il resto. Insomma, ancora una volta si parla di Buondì Motta e di polemiche per la sua pubblicità.
Ma non è che lo fanno proprio apposta? A questo punto il dubbio è più che lecito!