Luca Sacchi: ritrovato lo zaino della fidanzata Anastasiya vicino al Grande Raccordo Anulare

Luca Sacchi: ritrovato lo zaino della fidanzata Anastasiya vicino al Grande Raccordo Anulare, ma dove sono finiti i soldi? Il mistero si infittisce

Il mistero sull’omicidio di Luca Sacchi si infittisce giorno per giorno, la forse la svolta nelle indagini potrebbe essere a un punto cruciale: qualche ora fa è stato ritrovato infatti lo zaino incriminato, quello appartenente ad Anastasiya la fidanza del giovane ragazzo ucciso. Gli inquirenti l’hanno rinvenuto vicino al Grande Raccordo Anulare

A dare le ultime notizie ufficiali è il gip Corrado Cappiello, sullo zaino rinvenuto l’uomo ha spiegato che:

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“In via Ottaviano Conte di Palombara, all’altezza del parcheggio, tra i cespugli sono stati rinvenuti un portatessere e un portafogli da donna contenenti la patente di guida intestata ad Anastasia Kylemnyk;

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in via Conti di Rieti all’altezza del civico 55, nascosto in un tombino, è stato rinvenuto un guanto in lattice blu, chiuso con dei nodi contenente un bossolo esploso;

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in via di Tor Bella Monaca, tra le sterpaglie dello spartitraffico della rampa di accesso al Gra, è stato rinvenuto uno zaino da donna;

infine in via Belmonte in Sabina, presso lo svincolo del Grande raccordo anulare ‘Centrale del Latte’ all’interno di un campo sul lato destro del guardrail è stata rinvenuta una mazza da baseball di colore nero in metallo”

Il mistero però sembra non arrestarsi, dove sono finiti i soldi nello zaino di Anastasiya? Non sono ancora precise le informazioni su quanto rivenuto all’interno della borsa, ma a quanto pare i soldi non sono stati ancora trovati

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Nella giornata odierna è anche stata effettuata l’autopsia sul corpo del povero Luca Sacchi e gli esami tossicologici sono di nuovo negativi. Nel frattempo i due killer si giustificano dicendo che non c’era alcuna intenzionalità ad uccidere il giovane personal trainer

Per gli inquirenti invece lavolontarietà dell’omicidio appare indiscutibile, tenuto conto dell’arma impiegata, della distanza ravvicinata, nonché della zona del corpo della vittima presa di mira nel corso di una rapina violenza” conclude il gip